L'ambizione azzurra di Fusco:
«Sogno il Sei Nazioni»

Alessandro Fusco
Alessandro Fusco
di Diego Scarpitti
Lunedì 11 Gennaio 2021, 22:51
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A caccia del sogno. Vuole prendersi cura del suo futuro. Pensiero fisso nella testa. Si appresta a vivere un 2021 da protagonista. Dalla sua la giovane età e un talento cristallino. Napoli, Roma, Parma, l’Europa, il mondo. Tappe, percorsi, mete. Segnate e da realizzare. Tutto secondo copione. Dall’Amatori alle Fiamme Oro, con l’approdo alle Zebre e alla Nazionale maggiore. Non finisce mai di stupire Alessandro Fusco, convocato da Franco Smith. Nella lista dei giocatori che prenderanno parte al raduno azzurro figura il nome del mediano di mischia.

 

«Sensazioni indescrivibili. Sono davvero entusiasta», dichiara il giocatore napoletano classe 1999. «Convocazione inaspettata, perché vengo da un lungo periodo di stop», ammette sincero il figlio d’arte. Parteciperà e si metterà in luce in quello che viene considerato un momento di verifica, un passaggio importante in vista del Guinness Sei Nazioni. Manovre di avvicinamento e fase da non sottovalutare.

«Lavoro, provo a farmi trovare pronto. Poi chi merita di più, andrà», spiega fiducioso. «Sarebbe un sogno, non lo nascondo». Punta al salto di qualità Fusco junior, avendo già disputato brillantemente due volte il Sei Nazioni under 20 e ben due edizioni della Coppa del Mondo di categoria. «Spero di continuare su questo trend positivo, inutile negarlo».

Emozioni, ambizioni, realismo. «Indecifrabile quanto si avverte in azzurro. E’ qualcosa di unico e inspiegabile a parole».

Progetti e propositi per l’anno appena iniziato. «Sin da piccolo sognavo di poter intraprendere un certo tipo di percorso e mi sono sempre impegnato per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato». E poi il contesto che aggiunge prestigio. «Cantare di nuovo l’inno di Mameli, indossare ancora una volta quella maglia e quei colori, sarebbe sicuramente una soddisfazione incredibile: il sogno che diventa realtà da quando salgo sui campi da rugby».

Tifo della città e appoggio familiare. «Papà Lorenzo (direttore tecnico dell’Amatori) mi sprona sempre a dare il massimo in ogni situazione», racconta Alessandro. Occasioni da sfruttare, opportunità da cogliere. «Altro step fondamentale è sicuramente confermare quanto di buono realizzato nel 2020 e magari ritagliare maggiore spazio con la maglia multicolor delle Zebre». Si aprono ulteriori scenari. «Fantastico il debutto da titolare in Pro14, dalla preparazione durante la settimana ad ogni aspetto che ha preceduto l’esordio sul rettangolo verde. Una volta in campo mi sono concentrato sulla gara». L’infortunio occorso alla spalla destra e il conseguente percorso riabilitativo da mettere in cantiere. Carattere e spirito irrobustiti. Conta l’avvenire per Alessandro Fusco e quel sogno avvicinabile chiamato Sei Nazioni.

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