Scandone, ora è tutto vero:
finito l'incubo dell'attesa

Andrea Manzi
Andrea Manzi
di Diego Scarpitti
Lunedì 8 Giugno 2020, 22:00
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Traiettorie possibili. Il leggendario Ratko Rudic rimase incantato dalla bellezza della Scandone, quando si presentò con il Recco lo scorso anno, e subito suggerì di organizzare campionati europei e mondiali di pallanuoto a Fuorigrotta. Lo stesso tecnico che da spettatore vide trionfare il Posillipo il 5 aprile 1997 e alzare la prima Coppa dei Campioni contro la Mladost Zagabria.

«Fine cantiere». Ora è tutto vero. Lunedì 8 giugno 2020 la data che certamente sarà incorniciata, perché segna l’avvio di un nuovo corso clorato. Al via il progetto «Eccellenza nuoto campano» nella vasca esterna. Finalmente la piscina costruita per le Universiadi (ri)apre i suoi battenti a distanza di 11 mesi dai Giochi dello scorso luglio.

«Una bella sorpresa. Ambiente sanificato e acqua alla giusta temperatura. Oggi il primo giorno, inizia una nuova avventura con il percorso olimpico e di livello, impostato sul lungo periodo con soluzione di continuità», spiega soddisfatto Ottorino Altieri, vicepresidente Fin Campania. «Sono partite a pieno regime le due piscine della Scandone e lo Stadio del Nuoto di Caserta».

Ha di che rallegrarsi Andrea Manzi, campione della Canottieri, tesserato per le Fiamme  Oro. «La riapertura della Scandone è frutto di un grande lavoro della Federazione. E’ un vero successo, dopo mesi di chiusura. Ottima la scelta di puntare sulla vasca esterna per noi atleti di interesse nazionale».

Si può programmare il futuro, anzi si deve. «E’ un fiore all’occhiello di tutta la Campania e dell’Italia intera: speriamo venga valorizzato a dovere. Disporre di due piscine da 50 metri ravvicinate non è da tutti», sottolinea orgoglioso il nuotatore giallorosso e cremisi.

Ambiente ad hoc. «Possiamo allenarci in tranquillità, in attesa di conoscere i prossimi impegni. Lavoriamo per farci trovare pronti in qualsiasi momento», argomenta Andrea.

Viale Giochi del Mediterraneo dalla vocazione sempre più internazionale. «Napoli può e deve candidarsi ad ospitare grandi eventi dopo le Universiadi. L’impianto di Fuorigrotta non ha nulla da invidiare alle altre strutture nazionali ed estere. Da napoletano spero vivamente si possa avverare questo sogno», auspica Manzi, che guarda con ottimismo alle Olimpiadi di Parigi 2024. «Sarà quello il mio obiettivo. Il prossimo anno, invece, gli Europei».

Vasca interna. Dopo tre mesi esatti, Salvatore Urso, tesserato Noived Napoli, società presieduta da Rocco De Icco, protagonista ai World Para Swimming European Championships di Dublino con tre medaglie d’oro, riassapora il piacere di tornare in acqua. Desideroso di staccare il pass per le Paralimpiadi di Tokyo, l’atleta allenato da Luca Del Giudice intende recuperare il tempo perduto.

E poi il Nuoto 2000 del presidente Nicola Lucarelli, pronto a disputare il campionato di serie B di pallanuoto, con Elio Scognamiglio in panchina. In corsia si rivedono Carolina Ioannou, argento alle Universiadi 2019, i due portieri Giuseppe Ricci e Raffaele Torti. Accanto la Cesport, club del presidente Giuseppe Esposito, con i ragazzi delle giovanili, diretti sul piano vasca dal capitano della prima squadra Alessandro Femiano. In attesa del ritorno del Posillipo e della Canottieri. Infine altre associazioni ad occupare gli spazi acqua nel rispetto delle regole vigenti.

A Fuorigrotta lo sport clorato è di casa. Bentornata Scandone.  
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