Parigi 2024, Tarantino nuovo ct:
sogni a cinque cerchi della sciabola

Luigi Tarantino
Luigi Tarantino
di Diego Scarpitti
Mercoledì 6 Ottobre 2021, 13:11 - Ultimo agg. 15:30
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«Alle ragazze ho detto d’inseguire i propri sogni, di dare il massimo sempre, in ogni allenamento, sacrificando tutto per raggiungere i loro obiettivi. E il più grande è una medaglia olimpica, che l’Italia della sciabola femminile non ha ancora mai vinto». È iniziata a Cascia l’avventura di Luigi Tarantino in azzurro. Il nuovo tecnico della Nazionale italiana di sciabola in ritiro in Umbria per preparare la stagione agonistica. Primo impegno in calendario la Coppa del Mondo, che scatterà con il Gp Fie di Orleans dall’11 al 13 novembre.

 

«È stata, non lo nego, un’emozione forte dirigere per la prima volta un allenamento assoluto. Da quando ho cominciato la carriera da maestro, diventare commissario tecnico era la mia grande ambizione. Un sogno che si realizza, e che rappresenta sicuramente una bella responsabilità. Ma è una grande sfida che mi inorgoglisce. E che mi entusiasma», racconta il napoletano Tarantino. Obiettivo Parigi 2024, inutile nasconderlo. «Dalla scherma italiana ci si aspetta sempre tanto, e anche in uno scenario internazionale di grande competitività, come quello che si è delineato negli ultimi anni, possiamo e vogliamo essere sempre al top. Sono convinto che con un’ottima organizzazione e una programmazione mirata si possano ottenere risultati di rilievo». 

Porre le basi in vista delle prossime Olimpiadi che si terranno in Francia l’ambizioso progetto. «C’è da lavorare per formare una squadra che possa darci soddisfazioni in vista della qualifica olimpica. Utilizzerò questi primi mesi per verificare le possibilità di tutte le atlete che ho a disposizione, per poi fare una valutazione. Il ricambio generazionale sarà graduale, sono molto fiducioso», continua Tarantino, successore di Giovanni Sirovich e già referente della Nazionale under 20 di sciabola. Entusiasmo e competenza, slancio e coraggio. «L’esperienza fatta con i giovani è stata molto preziosa. Fin da quando ero ancora in pedana a tirare nutrivo la convinzione di poter rivestire questo ruolo. Già da atleta mi sentivo un po’ un allenatore in campo, e l’avventura vissuta in panchina al Mondiale Assoluto del 2015 a Mosca, oltre che per la gioia di quella vittoria, ha rappresentato un’altra tappa significativa», spiega il responsabile d’arma. Nel suo cammino sarà affiancato dallo staff composto dai maestri Benedetto Buenza, Alessandro Di Agostino, Andrea Terenzio e Nicola Zanotti, insieme ai preparatori atletici Valentina Cipriani e Giuseppe Di Bonito

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Risponde presente la Campania delle pedane con cinque atlete: le napoletane Rebecca Gargano, Chiara RotiliMariella Viale, le salernitane Rossella Gregorio e Michela Landi. E poi le sciabolatrici Giulia Arpino, Michela Battiston, Sofia Ciaraglia, Beatrice Dalla Vecchia, Alessia Di Carlo, Benedetta e Carlotta Fusetti, Lucia Lucarini, Chiara Mormile, Eloisa Passaro, Lucia Stefanello, Benedetta Taricco, Irene Vecchi, Maddalena Vestidello nel quartier generale del Grand Hotel Elite. Supportate dal medico Riccardo Capitani, i fisioterapisti Andrea Giannattasio, Felice Picariello e Stefano Vandini e dal tecnico delle armi Pasquale Santacroce (nelle foto di Austo Bizzi).

Tokyo 2020 ormai alle spalle. Sorge l’alba di un anomalo triennio a cinque cerchi. «La sciabola maschile è tornata dal Giappone con due medaglie d’argento, bisognerà consolidare quanto fatto e inserire dei giovani interessanti, che già si stanno facendo spazio.

Nel settore femminile, invece, quella medaglia olimpica ancora manca. E bisogna lavorare per raggiungere questo grande obiettivo», conclude fiducioso il commissario tecnico Tarantino. L’entusiasmo è già alle stelle. 

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