Scutto «regina» d'Europa:
settima medaglia d'oro nel 2019

Scutto e Ciano
Scutto e Ciano
di Diego Scarpitti
Venerdì 28 Giugno 2019, 06:30
2 Minuti di Lettura
«Settebellissima». Motivato e necessitato il neologismo, per indicare la straordinaria impresa di Assunta Scutto, allieva del maestro Gianni Maddaloni. Ennesima affermazione, ulteriore successo, ultimo trionfo. Una riprova dell’innato talento, una dimostrazione di classe infinita, una gradita conferma. Sul tetto d’Europa si acquartiera la judoka napoletana della Star Judo Club. Brilla, piange, sorride, vince. Emozioni e abbracci. E infila il settimo sigillo consecutivo del 2019. Sempre più in alto, sempre più su, senza paura e senza limiti. A Varsavia si prende la scena e il tatami l’atleta under 18 nella categoria 48 kg. Forza della natura, spaventosamente inarrestabile, incontenibile, incontrollabile, irrefrenabile.

Supera, con la sua tecnica pregevole e irriproducibile, ai campionati continentali l’israeliana Sindi Vainshtein e la rumena Silvia Gherman. Fa sua la pool A e in semifinale costringe alla resa la croata Ana Viktorija Puljz. Film già visto in finale. Malcapitata di turno la portoghese Raquel Brito: lo splendido ippon di Susy corona una prestazione magistrale. «Davvero quella da (ab)battere. Partita un po’ rigidina, perché chiaramente non è semplice dimostrare di essere la più forte a certi livelli per una ragazzina di 17 anni. Poi si è sciolta, è emerso il suo talento, è venuta fuori la voglia di vincere», spiega Antonio Ciano, tecnico delle Fiamme Gialle. «Sette medaglie d’oro in altrettante competizioni del 2019: un record eccezionale, un primato favoloso. Tranquilla in finale Assunta, poiché consapevole di aver già battuto la lusitana due volte. Abbiamo preparato gli incontri nei minimi particolari. Susy si è limitata al minimo ma lo ha fatto alla grande», osserva soddisfatto Ciano, che motiva la sua presenza all'estero. «Squadra che vince, non si cambia. Sono venuto in Polonia con il papà di Assunta e con mio figlio Kevyn Perna, il suo fidanzato: supporto di famiglia riuscito. Meglio di così non poteva andare».
 
 

Radio Varsavia diffonde l’inno di Mameli. «Sono super emozionata di questa vittoria, la desideravo veramente tanto, avevo voglia di riscattarmi dalla medaglia d’argento dell’anno scorso. Mi sentivo in forma, mi sono divertita e ho dato il meglio di me. Questo è solo l’inizio di tante belle soddisfazioni», dichiara Scutto, la regina d’Europa. Nel vecchio continente si parla napoletano, lingua ufficiale. «Il mio obiettivo adesso sono i mondiali. Ringrazio la Nazionale e il tecnico Sandro Piccirillo, un grazie speciale ad Antonio Ciano, che mi ha sostenuto incontro per incontro, mio papà e il mio fidanzato, che erano presenti e il mio maestro Gianni Maddaloni, che mi ha seguito da casa, in streaming».

Vola e primeggia Napoli con l’incontrastato dominio sulla materassina di Assunta Scutto. «Settebellissima», appunto, «sovrana dei sette regni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA