Boxe, da Youtube al ring: la sfida di Simone "Workout"

Boxe, da Youtube al ring: la sfida di Simone "Workout"
Boxe, da Youtube al ring: la sfida di Simone "Workout"
Marco Pasquadi Marco Pasqua
Sabato 8 Ottobre 2022, 16:37 - Ultimo agg. 30 Marzo, 15:15
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Ci sono due momenti speculari nella vita di Simone Carotenuto, 27enne di Acilia, che ormai tutti i giovanissimi conoscono come Sim1Workout, il nick da milioni di visualizzazioni su Youtube. Il primo è a 13 anni, quando questo ragazzo che frequentava le scuole a Vitinia, piomba nell'abisso dell'anoressia e rischia di perdere la vita. Il secondo, due anni dopo, è un quello di un adolescente che dal dolore e da quel malessere ha trovato la forza per insegnare ai suoi coetanei ad amarsi, prendendosi cura del loro fisico. Una storia di rinascita, che il successo di un canale Youtube popolarissimo (mezzo milione di follower, con video che toccano punte di oltre sei milioni di visualizzazioni) ha in parte annebbiato, ma che spunta sempre fuori quando si incontra questo ragazzo appassionato prima di calcio, poi di boxe e powerlifting. Ci sarà anche lui, il prossimo 28 ottobre, all'Atlantico, nella serata di boxe che vedrà combattere in Italia Guido Vianello, ormai trapiantato in America e Regno Unito. Carotenuto dovrà vedersela con uno youtuber milanese, Street Gorilla. «Me la sono vista brutta, da giovanissimo racconta Carotenuto tra un allenamento e l'altro alla Team Boxe della Montagnola, dove è seguito dai maestri Luigi Ascani e Italo Mattioli Ero arrivato a pesare 38 chili, per colpa di un'anoressia nervosa che mi avrebbe potuto uccidere. Non volevo più vedere o sentire nessuno e mi ero chiuso in me stesso. Per fortuna ho capito la mia sofferenza e mi sono rivolto a degli specialisti. Per un periodo sono anche stato ricoverato al Bambino Gesù».

DOPO LA MALATTIA
E' allora che Carotenuto decide di aprire un canale in cui racconta i suoi progressi. «Era difficile, perché molte persone, vedendo il mio fisico esile ricorda mi prendevano in giro.

Ma io ero testardo e perfezionista e, gradualmente, ho iniziato a crescere e a migliorare il mio fisico». In quegli anni, per la prima volta, sale su un ring. «Dopo pochi mesi di allenamento ho iniziato a combattere ricorda Purtroppo durante uno di quegli incontri, mi sono infortunato in maniera seria alla spalla e ho dovuto smettere». Adesso è tornato a coltivare quella passione, seguendo anche i consigli di Mattia Faraoni, compagno di video e, soprattutto, amico. E a chi definisce inappropriata quella sfida tra Youtuber, il 28 ottobre, in una riunione pugilistica con nomi come quello di Mario Manfredi, Mirko Natalizi, Francesco Sarchioto e Stephanie Silva, risponde: «Da quando sono sbarcato sui social sono abituato ad avere a che fare con le critiche, anche feroci. Arrivano sempre, qualsiasi cosa faccia. La verità, è che a dare fastidio è il fatto che sia uno Youtuber. Ma la gente dovrebbe sapere che mi alleno tutti i giorni, e che ho preso molto seriamente questa sfida».

Sull'esito non si sbilancia: «Mi sto impegnando molto e il mio obiettivo è di fare di tutto per vincere. Per me è importante dare il massimo». Ai ragazzi che, come lui, si trovano a combattere con mostri pericolosi, come quello della depressione, dice: «Intanto dovete ammettere a voi stessi che c'è un problema. Dovete capire di non stare bene. Dopo dovete assolutamente chiedere aiuto a delle persone esperte e di cui dovrete fidarvi. Sono fortunato ad aver trovato un bravo psicologo, che mi ha saputo guidare fuori da quel tunnel. Ma senza di lui non sarei qui a raccontarvi queste cose».

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