Sogni a cinque cerchi per Maresca
argento alla World Challenge Cup

Salvatore Maresca
Salvatore Maresca
di Diego Scarpitti
Mercoledì 2 Giugno 2021, 13:24 - Ultimo agg. 14:09
3 Minuti di Lettura

«Ho un sogno, quello di ogni atleta: le Olimpiadi». I cinque cerchi come prospettiva. Tokyo ormai si avvicina ma la linea dell’orizzonte è spostata in avanti. «Non andrò in Giappone, perché non ho mai avuto l’opportunità di disputare le World Cup negli anni precedenti, e quindi di seguire un percorso da individualista», annuncia Salvatore Maresca (Ginnastica Salerno). Appuntamento soltanto rinviato. «Ci proverò per Parigi 2024», afferma fiducioso l’atleta di Castellammare di Stabia.

Il suo un 2021 da incorniciare con un bronzo europeo e un argento internazionale agli anelli. Basilea e Varna, dalla Svizzera alla Bulgaria, sempre in evidenza. Consacrazione al primo colpo. «Il terzo posto ai Campionati europei è stata una vera rinascita. Proprio nel momento in cui stavo valutando cosa fare della mia vita, ho deciso di giocare questa carta della rassegna continentale e sono riuscito nell’impresa», racconta sincero il classe 1993. «È stata un’emozione indescrivibile, perché stare lì, insieme ai big della ginnastica, e sedermi accanto a loro con una medaglia pesante, mi ha dato conferma delle mie potenzialità».

E poi la silver medal alla World Challenge Cup, messa al collo nella «perla del mar Nero». Grande prova nella specialità di artistica, chiusa alle spalle dell'austriaco Vinzenz Hoeck soltanto per un decimo. «E’ la mia seconda World Challenge Cup. La prima la feci due anni fa a Koper (Capodistria) in Slovenia». Prestazione entusiasmante e avventura azzurra impreziosita con un metallo importante. Perfezionista e meticoloso, Vergine il suo segno zodiacale. «La mia passione nasce totalmente a caso. Ero un classico bambino destinato al calcio.

Mia sorella Gilda già praticava ginnastica due anni prima che mi iscrivessi per una correzione posturale». Coincidenze e rotta cambiata. «Quando con la mia famiglia andammo a prendere mia sorella, vidi dei ginnasti fare dei salti, e considerato che mi piaceva molto anche il circo, decisi di iscrivermi».

Fatica, determinazione, sudore. «Antonello di Cerbo il mio primo allenatore», al quale si deve il conio di «Thor», il dio del tuono e della tempesta. Mi chiama così come diminutivo di Salvatore, sia per la mia forza fisica che per la conseguente storia. Thor viene esiliato dalla propria patria e gli vengono sottratti i poteri, in seguito ritorna più forte di prima e lo acclamano tutti. Per un problema fisico lasciai la ginnastica, andando via dalla mia città, per poi rientrare forte e convinto a Salerno».

Detentore del titolo italiano, Maresca sarà impegnato tra tre settimane in Croazia, per prendere parte alla Coppa del Mondo, a luglio al PalaVesuvio per il campionato assoluto, élite della ginnastica nostrana, ad ottobre per i Mondiali nel Sol Levante. «Ma in realtà  il mio vero desiderio è quello di poter proseguire la mia vita senza alcun rimorso, senza rimpianti. Una vita di sacrifici e soddisfazioni. Poter dare sicurezza economica alla mia famiglia, che a seguito della perdita di mio padre nel 2015 ci siamo ritrovati un po’ a dover ricominciare». Inoltre «continuare a dare il buon esempio a mio fratello minore Pio (nome scelto poiché i miei sono devoti al santo di Pietrelcina) e ai miei due nipotini Andrea e Luigi». Oro agli Assoluti di Napoli nel 2020, il ginnasta stabiese intende fare sul serio. Dimenticate per un attimo la trilogia di Tolkien, Il Signore degli Anelli si chiama Salvatore Maresca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA