Taekwondo, La salernitana Martinetti
nel consiglio nazionale federale

Taekwondo, La salernitana Martinetti nel consiglio nazionale federale
di Aniello Renga
Domenica 8 Novembre 2020, 09:20
3 Minuti di Lettura

È la salernitana Isabella Martinetti la prima consigliera federale nazionale campana all’interno della federazione italiana taekwondo.  


«Grazie a tutti di cuore per la fiducia - ha commentato la Martinetti - e in particolare ringrazio il Presidente Angelo Cito ed il presidente regionale Campania Domenico Laezza per aver appoggiato la mia scelta. Insomma non ci si annoia mai».

IL PROFILO 
La pluricampionessa italiana e membro fisso della nazionale italiana di combattimento di taekwondo ha un ricco bagaglio di esperienza sia come atleta che, oggi, come tecnico. 
La Martinetti è stata tra le atlete più forti dell’Italia per quasi tutto il decennio tra gli anni ‘90 e 2000, in particolare nella categoria - 47kg.
È stata medaglia d’argento agli Europei del ‘92 a Parigi, ripetendosi sulla piazza d’onore nello stesso anno agli U. S. Open in Colorado. È stata bronzo agli Europei di Patra nel 2000 e alla World Cup in Vietnam nel 2001. 

I consiglieri nazionali appena eletto col presidente Cito e il presidente onorario Park Young Ghil

L’ASSEMBLEA ELETTIVA
La Martinetti, alla sua prima esperienza da dirigente, raccoglie un ottimo suffragio con 1.405 voti. 
Con la stessa citazione il taekwondo italiano conferma Angelo Cito a capo della federazione. Il presidente uscente è stato confermato durante la 18esima assemblea nazionale elettiva che si è tenuta a Roma, nel rispetto della normativa e dei protocolli anti-covid. Cito è stato eletto con oltre l’82% voti, sullo sfidante Juhno Park, e va a guidare nuovamente la fita per il prossimo quadriennio olimpico. 
Malgrado le ristrettezze dovute alle norme anticontagio, le società di taekwondo non hanno fatto mancare la propria presenza in un momento in cui lo sport è colpito pesantemente dal rischio covid. 
È stato il presidente del Coni Giovanni Malagò ad aprire l’assemblea elettiva.
«Su invito del presidente Cito – ha dichiarato Malagò -, partecipo esclusivamente per un saluto istituzionale. Sono giornate complicatissime, in un anno che ci ha messo tutti a dura prova. Nonostante il voto all’unanimità della delibera nel quale si chiedeva agli organi competenti di poter rinviare le elezioni dopo le Olimpiadi di Tokyo, ciò non ci è stato riconosciuto e abbiamo quindi dovuto tutti espletare un impegno importante, ovvero che il mondo sportivo potesse completare le sue elezioni».
E poi ancora: «La situazione causata dal covid si unisce alla realtà della riforma dello sport. Rimaniamo convinti che più di una necessità essa rappresenti un diritto e un dovere, ovvero il rispetto sacro dell’autonomia del mondo dello sport, a partire da ciò che rappresentiamo noi tutti». 

L'intervento di Giovanni Malagò all'assemblea elettiva Fita

Il rieletto Cito, nella sua introduzione ha ripercorso il quadriennio olimpico appena conclusosi. 
«Nonostante l’attuale pandemia - ha dichiarato - siamo riusciti a fare in tre anni maggiori risultati di quanti se ne fanno in quattro. Il risultato più prestigioso è essere riusciti a qualificare l’Italia Team ai prossimi Giochi Olimpici di Tokyo, grazie alle qualificazioni di Vito Dell'Aquila e Antonino Bossolo. Non solo. Per la prima volta, il parataekwondo entra nella storia qualificando l’Italia alla prima edizione dei Giochi Paralimpici. È un orgoglio per tutto il movimento». 
E poi ancora: «Voglio ringraziare davvero tutti, soprattutto per l’ordine che ha caratterizzato l’Assemblea. Lavoreremo ancora per portare in taekwondo ad alto livello». 

Il presidente Fita Angelo Cito
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA