Brady, il Superbowl a 43 anni:
l'esercito dei campioni senza età

Brady, il Superbowl a 43 anni: l'esercito dei campioni senza età
Lunedì 25 Gennaio 2021, 21:44
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Immenso Tom Brady. A 43 anni il quarter back amico di Donald Trump, ( «ma non per le cose che ha fatto in politica»), ha compiuto l'ennesima impresa della sua leggendaria carriera trascinando la 'Cenerentola' Tampa Bay al Super Bowl. Lo aveva promesso al momento della firma con i Buccaneers, dopo 20 anni nei New England Patriots e sei sfide per il titolo vinte, e ora la sua nuova città vuole cambiare nome e diventare Tampa Brady.

Intanto questo autentico fenomeno di longevità sportiva dimostra che il talento non ha età, anche in uno sport violento come il football americano, dove fisico e sensi devono essere sempre al massimo, e dove carriere e partite sono ridotte al minimo proprio per colpa degli infortuni.

Ma Brady è ormai l'ennesimo esempio di una classe, quella dei quarantenni, che non ripropone più esempi isolati. Merito della medicina, della cultura sportiva, dei nuovi metodi di allenamento. Fatto sta che anche in sport usuranti chi ha tagliato gli «anta» riesce a dettare legge. A essere anzi un fenomeno. Come Brady. O Roger Federer. Che di anni ne ha 39. Ma che ad agosto varcherà la fatidica soglia. 

42 anni tra meno di un mese li ha Valentino Rossi. Non sarà più il Dottore che vince titoli mondiali a ripetizione. Ma in pista si fa valere anche tra i più giovani, che in teoria hanno riflessi più pronti. Ma Valentino, come tutti i «vecchi», può contare su una dote fondamentale: l'esperienza, che ti capire che direzione prende un evento in anticipo. Lo sa bene il suo più vecchio rivale, quel Max Biaggi diventato campione mondiale di Superbike a 41 anni. 

Gigi Buffon giovedì fa 43 anni. E mercoledì dovrebbe essere nel posto in cui sta da una vita: tra i pali. A difendere la porta della Juventus, in questo caso contro la Spal in Coppa Italia. É la riserva di Szczesny, portiere di livello mondiale. Ma l'ex campione del mondo potrebbe essere titolare in tantissime squadre di buon livello. 

Mike Tyson è tornato sul ring lo scorso anno. Alla veneranda età di 54 anni. Certo, di fronte aveva un 51enne, Roy Jones jr. Però provateci voi a salire sul quadrato contro questi vecchietti d'assalto. Del resto il pugilato ha visto campioni di una certa età. Come George Foreman, ex rivale di Muhammad Alì, che sfidò in epici incontri tra il '71 e il '74 (il famoso Rumble the Jungle nello Zaire). E che 20 anni dopo, nel '94, a 45 anni, divenne un'altra volta campione mondiale. Probabilmente nella sua rinascita sportiva (aveva abbandonato il ring per diversi anni) può entrare anche il cambio di alimentazione, avendo abbandonato il consumo di carne (ed era anche testimonial di un produttorre di hamburger). Di diverse categorie più leggere, ma evidentemente di stessa pasta è fatto Manny Pacquiao. Anzi, il senatore Pacquiao. Il pugile filippino, classe '78, ha il record di aver vinto in quattro decadi diverse: 1990, 2000, 2010 e 2020. Con l'età, e l'inesorabile pesantezza delle ossa, è salito di categoria, continuando comunque a vincere dappertutto. Non contento, a 35 anni ha "esordito", nonostante i suoi 166 centimetri, nella lega professionistica di pallacanestro delle Filippine. 

Un inglese astemio? Raro vederlo, secondo la classica oleografia.

Ma Stanley Matthews, vincitore di un pallone d'oro a 41 anni, non toccò mai alcol. Giocando la sua ultima partita a 50 anni nell'allora serie B inglese con lo Stoke City. Un anno dopo l'Inghilterra divenne campione del mondo. Sempre in serie B, ma nel lontano Giappone, con lo Yokohama, gioca ancora Kazu Miura, che 27 anni fa fece anche una stagione, e un gol con il Genoa nel derby con la Samp. Fu il primo giapponese a giocare e segnare in Italia. Franco Baresi gli procurò una frattura al volto con un'entrata. 

Abbiamo un Lebron James che vuole chiudere la carriera giocando contro il figlio. Intanto di anni ne ha 36. E' sulle tracce di Michael Jordan, che smise di giocare a 40 anni. E Dino Meneghin, colonna della pallacanestro nostrana, ha chiuso a 44. 

Edoardo Mangiarotti nacque nel 1919. Nel '36 lo schermidore milanese vinse il suo primo oro. Nel '60, a 41 anni, vinse l'ultimo dei suoi cinque. Un mostro di longevità sportiva. 

 Chi ha detto che la velocità è roba di giovani. Kim Collins a 27 anni nel 2003 divenne campione mondiale, portando alla ribalta l'arcipelago di St. Kitts and Nevis. Corre ancora in 10"10. Ma cinque anni fa, a 40 anni, corse addirittura in 9"93. Il suo omologo al femminile è stata la fuoriclasse giamaicana, e poi slovena, Merlene Ottey.

Non corre veloce, ma tira lontano e preciso, il 44enne Tiger Woods non è più l'uomo da copertina del golf ma rimane nel circuito con molta dignità. La tedesca Claudia Pechstein, 5 ori olimpici in bacheca nel pattinaggio di velocità sul ghiaccio, punta a partecipare l'anno prossimo, all'età di 50 anni a Pechino, alla sua ottava Olimpiade. Stesso obiettivo per il tiratore Giovanni Pellielo, 51enne 'asceta' del suo sport e pluricampione mondiale: se andrà a Tokyo, per lui sarà, come per la Pechstein, l'ottava Olimpiade. Nella galleria dell'età anche la canoista Josefa Idem.

Intanto vedremo come Tom Brady, il 7 febbraio, porterà in alto l'onore dei 40anni al suo decimo Super Bowl, regalando a Tampa Bay l'opportunità di giocarlo in casa (mai successo prima, a nessuna squadra, nella storia della Nfl), con la parziale presenza del pubblico visto che, nonostante il Covid, saranno ammessi 22mila spettatori, fra i quali 7500 medici e infermieri invitati dalla lega.

Ma qual è il segreto di Brady? Lui lo ha spiegato così: alimentazione rigidamente regolamentata, esercizio fisico, almeno 9 ore di sonno a notte e "una menta sana". Così facendo, il marito della supermodella Gisele Bundchen ha messo insieme un patrimonio stimato in duecento milioni di dollari. Come alimentarsi per essere campioni Brady lo ha poi spiegato in un libro, 'The TB12 Method' diventato, come da copione, subito un best seller: bisogna fare la cosiddetta 'dieta alcalina', basata su alimenti che facilitano il recupero da processi infiammatori che il corpo soffre dopo attività fisiche intense. Così niente funghi, farina bianca, alcol, caffeina, pane, mais, alimenti geneticamente modificati, cibi con pezzi di grasso, zucchero, soia, pomodori, melanzane, condimenti piccanti e olio di semi di mais per cucinare. Così si diventa grandi a 40 anni. 

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