Urso, Piano del Balzo, Scotto Di Carlo:
quei campioni senza piscina

Urso, Piano del Balzo e Scotto Di Carlo
Urso, Piano del Balzo e Scotto Di Carlo
di Diego Scarpitti
Giovedì 11 Marzo 2021, 21:37 - Ultimo agg. 22:28
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Corsie a ostacoli. Si aggirano per Napoli e provincia campioni girovaghi senza piscina. Programmare il futuro diventa impresa titanica, inseguire il sogno a cinque cerchi uno slalom tra sacrifici. Eludere imprevisti e schivare difficoltà opera d’ingegno e non solo. E così gli atleti di interesse nazionale Salvatore Urso, Roberta Piano del Balzo e Viola Scotto Di Carlo navigano in acque agitate, alla ricerca di un approdo sicuro. I tre tesserati dello Sporting Club Flegreo, società presieduta da Ottorino Altieri, attendono la riapertura del PalaTrincone. Come del resto i tanti nuotatori, che frequentavano la struttura già prima del lockdown dichiarato a marzo del 2020.

«C’è in ballo la qualificazione alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo. Disporre di spazi adeguati dove potersi allenare in completa libertà e flessibilità di orari è fondamentale, siccome le sedute non sono poche e le strutture insufficienti al momento», spiega Urso, campione paralimpico dal robusto palmares. Tre medaglie pesanti agli Europei assoluti di Dublino nel 2018 (argento nei 400 stile libero e due volte bronzo nei 100 farfalla e nella staffetta 4x100 sl non vedenti), fragoroso successo nelle rassegna continentale giovanile a Genova nel 2017 con sei medaglie ugualmente divise tra oro e argento. Senza trascurare il quinto posto nella staffetta ai Mondiali di Londra 2019.

«Per chi come me viene dall’area flegrea sta vivendo in questo periodo un grandissimo disagio, in quanto non ha strutture fisse a cui affidarsi ma deve vagare per i pochi impianti aperti», osserva il talentuoso napoletano classe 1999. Porte aperte alla Scandone, punto di riferimento per la pallanuoto e il nuoto, dove la Regione Campania ha investito ben 6 milioni di euro in occasione delle Universiadi per le due vasche olimpioniche. «Non è agevole spostarmi in piena autonomia e praticità, essendo un atleta paralimpico. Tocca recarmi nelle zone più disparate per potermi allenare, identica sorte degli altri ragazzi», conclude Urso.

Conciliare studio e attività sportiva l’ulteriore aggravio. «Siamo in difficoltà con i ritmi legati alla scuola e agli allenamenti. Con la piscina chiusa di Monterusciello siamo costretti ad andare altrove, impiegando più tempo», rileva Viola Scotto Di Carlo, nuotatrice del 2003, protagonista ai campionati italiani giovanili (tre volte seconda nei 50 e 100 farfalla, così come nei 50 stile libero nella recente edizione, migliorando i due precedenti: terza nei 50 farfalla nel 2019 e terza nei 50 sl nel 2018).

In pratica un continuo peregrinare. «Non avrei mai pensato che il mio anno più importante coincidesse con il superamento di così tante difficoltà. La prima è sicuramente doversi allontanare tanto da casa per poter svolgere un allenamento, soprattutto doverlo fare anche più volte al giorno con sedute distanziate di poche ore», esterna la sua contrarietà Roberta Piano del Balzo, prima ai campionati assoluti invernali di Riccione 2020. L’atleta classe 1998 ha battuto nei 200 farfalla la favorita Ilaria Cusinato, portabandiera dell'Italia nella cerimonia d'apertura delle Universiadi 2019 e bronzo ai Giochi Universitari a Fuorigrotta.

«Inoltre stiamo omettendo una parte essenziale della preparazione, ovvero quella in palestra. Per sentirci allo stesso livello dei nostri avversari abbiamo dovuto fare leva su ciò che differenzierà il nostro approccio alle prossime competizioni: la fame di chi vuole conquistare qualcosa, nonostante tutto», argomenta Roberta, che al collo ha messo anche l’oro agli italiani di categoria nell’estate del 2020 e il bronzo al Settecolli, conquistando analogo piazzamento agli assoluti invernali del 2019. «Credo che i risultati sportivi del 2020 valgano il doppio», conclude.

Risale addirittura al 24 settembre dello scorso anno l‘ultimo allenamento di Urso, Scotto Di Carlo e Piano del Balzo nell’impianto di Monterusciello, dove sperano di tornare quanto prima.

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