Velotto show: il Recco dilaga:
17-6 contro la Canottieri Napoli

Alessandro Velotto con Umberto Esposito (a sinistra) e Biagio Borrelli
Alessandro Velotto con Umberto Esposito (a sinistra) e Biagio Borrelli
di Diego Scarpitti
Sabato 1 Dicembre 2018, 18:12
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Esito scontato. Impossibile arginare i Galacticos della pallanuoto. Quarta sconfitta consecutiva per la Canottieri Napoli, superata al PalaCasoria 6-17 dalla Pro Recco, campione d’Italia ininterrottamente dal 2006. Applausi a scena aperta e targa consegnata dal vicepresidente sportivo Marco Gallinoro ad Alessandro Velotto, «un campione di razza nato e cresciuto nella grande famiglia giallorossa». La prima del Golden Boy contro i suoi fratelli Umberto Esposito e Biagio Borrelli, conosciuti da bambini, grazie alla waterpolo, che insieme sono cresciuti, provenendo da Ponticelli e vincendo svariati scudetti giovanili. In tribuna non poteva di certo mancare Enzo Palmentieri, il primo allenatore dei tre giovani giocatori: unione cementata nel corso del tempo, merito del gioco della palla gialla.
 
 

Il grande ex ha messo a segno una doppietta, deliziando con la sua sagacia tecnica: pressing asfissiante, ripartenze, palloni recuperati e soffiati di forza e d’astuzia, assist e spettacolo, aggressione e controfuga. Bronzo a Rio 2016, alla prima partecipazione a cinque cerchi, e sguardo lungo verso Tokyo 2020 e Parigi 2024. «E’ stata una bella emozione giocare contro i miei amici! Peccato per i sei gol subiti: forse sono troppi, indisponibile Bijac: con lui in porta abbiamo degli automatismi che proviamo in allenamento. Bellissima emozione e ringrazio la Canottieri per la targa». Velotto (nelle foto di Manuel Schembri) già stella del Settebello di Sandro Campagna, con ulteriori margini di progressione alla corte di Ratko Rudic, leggenda vivente con quattro ori olimpici in bacheca (Jugoslavia 1984 e 1988, Italia 1992, Croazia 2012) e protagonista del Grande Slam con gli azzurri. Obiettivo dichiarato la Champions League. «Ci stiamo preparando a rafforzare la squadra in ogni segmento tecnico, tattico, fisico e psicologico, per affrontare una competizione come la Final Eight, dove si gioca tre partite dure in tre giorni. Dobbiamo essere preparati: la concorrenza più forte, con squadre rafforzate, ci costringe a lavorare di più», ammette il «califfo delle piscine» (conio di Franco Esposito). Cinque reti siglate da Francesco Di Fulvio e cinquina firmata da Aleksandar Ivovic. «Canottieri squadra giovane e promettente, a tratti ha giocato bene: mi ha impressionato positivamente», dichiara il plurititolato coach di Belgrado, classe’48, alla prima esperienza sulla panchina di un club dal 15 giugno 2018. Il Recco sarà impegnato nel collegiale con la Nazionale italiana dal 9 al 12 dicembre.

«Campagna allenatore molto esperto. Sandro sa cosa fare, come si deve orientare, che strategie adottare. Sono ottimista riguardo il Settebello, composto da giocatori di livello e Sandro sa qual è il modo migliore per utilizzarli». Paolo Zizza invita i ragazzi del Molosiglio a non mollare. «Importante è continuare a lavorare e dobbiamo farci trovare preparati per le partite che contano. Sabato prossimo contro Trieste sarà un’altra battaglia, sperando di portare a casa un risultato utile: ne abbiamo bisogno per il morale e la classifica». Dirimpettai Stefano Tempesti, classe’79 e Francesco Altomare del 2000, al debutto stagionale, subentrato a Gabriele Vassallo nella terza frazione.

 
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