Roma, Mourinho: «Farò turnover con il Servette, voglio gente motivata. Il campo? Un disastro»

L'allenatore giallorosso ha parlato alla vigilia della sfida di Europa League

Roma, Mourinho: «Farò turnover con il Servette, voglio gente motivata. Il campo? Un disastro»
Roma, Mourinho: «Farò turnover con il Servette, voglio gente motivata. Il campo? Un disastro»
di Gianluca Lengua
Mercoledì 29 Novembre 2023, 20:02
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José Mourinho è pronto a fare turnover contro il Servette, ma si aspetta una prestazione positiva rispetto all’ultima contro lo Slavia Praga: «Domani farò dei cambi aspettando una risposta positiva, aspettando che la gente che va in panchina trovi il modo giusto per essere preparata e motivata con il senso di responsabilità di entrare e fare bene. Domani dobbiamo fare i tre punti, perché il pareggio no mi dice nulla. Non ho paura di arrivare all’ultima partita per qualificarci». 

«La cosa migliore per il Servette sarebbe mettere la seconda squadra domani e concentrarsi sulla partita di domenica che sarà molto importante. Noi abbiamo l’idea di trovare il primo posto segnando qualche gol, perché abbiamo questa voglia. Lo so che il Servette in casa parte forte durante i primi 20/30 minuti, ma speriamo che il Servette abbia la testa al campionato perché il terzo posto dovrebbe averlo ed è una squadra da prendere in considerazione». 

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Su coloro che fino adesso sono rimasti riserve, è più facile lavorare sulla mentalità?

«Domani non penseremo ai gol, ma a vincere.

Se vinciamo domani e lo Slavia vincerà, arriveremo all’ultima partita per sapere la differenza gol. E lì possiamo rischiare tutto con il pubblico e lo Sheriff che avrà possibilità di andare in Conference. Per questo è importante vincere domani, ho avuto esperienza di cambi di giocatori in cui la cui risposta non è stata quella che mi aspettavo. Al di là di Tammy e Kumbulla a cui non penso come giocatori ma come ragazzi che recuperano, nelle altre posizione dobbiamo fidarci dei calciatori. Oggi abbiamo avuto una buona colloquio collettivo, avremo tre partite fuori casa. Partiremo da qui venerdì, poi andremo a Sassuolo. Domani farò dei cambi aspettando una risposta positiva, aspettando che la gente che va in panchina trovi il modo giusto per essere preparata e motivata con il senso di responsabilità di entrare e fare bene. Domani dobbiamo fare i tre punti, perché il pareggio no mi dice nulla. Non ho paura di arrivare all’ultima partita per qualificarci. Domani dobbiamo vincere». 

Come pensa di gestire Dybala, Pellegrini e Sanches? 

«Non giocheranno tutti e tre insieme. La partita di domenica è anche molto importante per noi. La gestione di Renato è ovvia, conosciamo la sua storia. Lorenzo ha fatto la prima ora di gioco con l’Udinese dopo tanto tempo. Paulo è venuto dall’Argentina, non è mai facile e ha giocato 88 minuti. Dovrò fare un po’ di gestione con questa gente. Bove dovrà fare 90’ e fare la doppia maratona. Dovremo avere la forza psicologica per dare tutto. Il pareggio non mi dice nulla. Se non saremo qualificati domani, saremo qualificati a Roma tra due settimane. Il problema non è questo, domani dobbiamo rischiare tutto per vincere e allo stesso tempo penseremo a questi giocatori». 

Quali sono le condizioni di Mancini? Ha parlato anche della partita di Praga come esempio da non ripetere?

«La partita di Praga è inaccettabile. Al di là del risultato, in quella partita io ero in tribuna ed è stata dura. Non c’è stata concentrazione, sappiamo tutti che il derby ha un peso emozionale diverso. Anche per colpa vostra perché cominciate a parlare del derby da lunedì. Partita orribile, inaccettabile e abbiamo parlato anche di questo oggi. Però è passato, domani è un’altra partita, avversario difficile. Gli agronomi stanno in vacanza da tre settimane ed il campo qui è un disastro. Mancini? Non ne abbiamo un altro. Se mi dice che non è possibile non gioca, se mi dice che ce la fa gioca. Aspettiamo Smalling e Kumbulla e purtroppo Kristensen poteva darci una mano e non c’è. Lo sappiamo e andiamo avanti e speriamo che nella prossima lista Uefa dopo gennaio, magari Kumbulla torni così come Smalling e magari il direttore riesce a fare un miracolo di gestione e mettere Kristensen e Azmoum in lista. E più saremo meglio sarà per quella fase».

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