Addio Sarti, gm dello scudetto di Caserta:
uno dei massimi artefici di quel miracolo

Addio Sarti, gm dello scudetto di Caserta: uno dei massimi artefici di quel miracolo
di Stefano Prestisimone
Giovedì 21 Luglio 2022, 22:37
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E' stato il costruttore dell'immensa Caserta che vinse lo scudetto nel 1991, uno degli uomini che resero possibile un sogno. Grande general manager, uno dei più grandi della storia del basket italiano, ex super giocatore ma soprattutto gran signore e persona straordinaria, Giancarlo Sarti (il primo a sx nella foto con Maggiò e Marcelletti) se n'è andato all'età di 86 anni. Nato a Pontremoli aveva giocato con Pallacanestro Livorno, Fortitudo Bologna, Pallacanestro Cantù ed APU Udine. Nel 1971 partì la sua carriera come dirigente, prima nel club udinese, poi nel 1980 alla Juvecaserta, chiamato dal presidente illuminato Giovanni Maggiò, l'uomo del palasport costruito in 100 giorni. Ha creato negli anni un vivaio unico in Italia, che ha prodotto talenti straordinari, basti citare Nando Gentile e Enzo Esposito, oltre a Davide Ancilotto. Fu artefice dell'ingaggio di un maestro come Boscia Tanjevic.

Dopo la promozione in A1 nel 1983, la finale di Coppa Italia del 1984 e quella di Coppa Korac nel 1986 con il tecnico montenegrino in panchina, passò alla Pallacanestro Trieste, poi alla Fortitudo Bologna, dove rimase per tre stagioni. Richiamato da Gianfranco Maggiò, tornò a Caserta nel 1990 per conquistare lo scudetto (in finale contro Milano, vincendo gara-5 in trasferta) con la squadra  che era in parte una sua creatura, puntando su Franco Marcelletti e facendo la scelta difficilissima ma vincente di privarsi di Oscar. È rimasto a Caserta fino al 1998.Ha portato a Caserta, Mengelt, Carraro, Oscar, Dell'Agnello, e poi Shackleford e Frank, tra gli artefici dello scudetto, oltre a Michael Thompson.  Fa parte della storia del basket italiano e naturalmente casertano. Alla moglie Luisa Corvarola e alle figlie, un abbraccio affettuoso.

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