Avellino, Mauriello chiama Festa:
«Cerchiamo sostenitori per il club»

Avellino, Mauriello chiama Festa: «Cerchiamo sostenitori per il club»
di Giovanbattista La Rosa
Martedì 20 Agosto 2019, 12:00
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A meno di 15 giorni dal completamento dell'iter dell'iscrizione al campionato di B, con la presentazione della fideiussione o del deposito cauzionale infruttifero emesso esclusivamente da un conto bancario societario, attorno alla Scandone tutto tace.

Le incognite sono tante, ma resta l'ottimismo del sindaco Festa. Il primo cittadino motiva le sue sensazioni: «Una settimana fa ho sentito De Cesare ed ha detto che provvederà a proseguire l'attività». Della Scandone, però, oggi non c'è traccia, dipendenti e tifosi aspettano di avere novità dalla proprietà, mentre dal PalaDelMauro dopo aver portato via le attrezzature mediche sono sparite anche le lavatrici, che hanno preso la strada dello Stadio Partenio Lombardi. Un trasloco continuo, da una parte all'altra, con l'arena del basket sempre più vuota.
 
Con De Cesare desaparecidos, impegnato evidentemente nel dare un futuro alle sue attività, prende corpo l'idea di vendere le reti del gas per far cassa, a prendere la parola è l'avvocato Claudio Mauriello. Il presidente del calcio e del basket prova a dare delle risposte ed a chiarire un po' la situazione Scandone. La società afferma di voler continuare l'attività con il basket, ma resta il problema del come fare. «Gianandrea, con cui sono sempre in contatto, mi ha detto di star lavorando ad una soluzione spiega Mauriello non è affatto semplice, ma ci sta pensando, si stanno facendo delle valutazioni e nei prossimi giorni qualche cosa si potrebbe muovere».

Il destino del club biancoverde è nelle mani dell'ingegnere, la cui intenzione è tenere in vita la matricola come chiede il tifo organizzato. Intanto qualche movimento vorrebbe tentare di compierlo lo stesso presidente, che, in queste settimane, ha ricercato il sostegno economico degli imprenditori locali per il calcio senza trovare riscontro. «Nelle mie chiamate qualcuno si è detto disponibile ad aiutare il basket», rivela, ma tutto dipende se la Scandone avrà un futuro e da che tipo di supporto economico potrà essere fornito al club di via zoccolari. Considerate le vicende giudiziarie ogni passaggio ed ogni tipo di mossa deve essere ponderata, mentre i movimenti Sidigas passano attraverso il Tribunale. Il presidente chiede un dialogo costante con il primo cittadino di Avellino, con cui nei prossimi giorni è previsto un incontro nel tentativo di mettere in moto la macchina organizzativa. Si vuole preparare una tavola rotonda in cui si possa parlare delle necessità del club. «Con il sindaco potremmo contattare qualche imprenditore». Si vogliono ricercare forze imprenditoriali, che insieme possano occuparsi della costruzione della squadra, mentre la Sidigas, come continuano a sostenere i vertici, dovrà accollarsi l'esposizione debitoria trovando accordi economici con i creditori, quali fornitori e giocatori. Operazione complessa. «Forse la wild card non sarebbe stata sbagliata» si lascia scappare Mauriello, ma la scelta è stata diversa ed ora la Sidigas vuole assumersi le responsabilità, mettendo una pezza ai propri errori ed alle dimenticanze che sono state davvero tante. Dalla FIP e dalla LNP, intanto, attendono comunicazioni da Avellino. Vertici federali e Lega continuano a paventare l'ipotesi di una wild card, ma per ottenerla è necessario che la Sidigas metta da parte la Scandone e che il sindaco assieme al presidente Mauriello e Cosimo Sibilia, come avvenuto lo scorso luglio, si mettano in contatto con Petrucci. Questa strada, però, sarà l'ultima che verrà percorsa.
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