Ondo Mengue: la Scandone Avellino
può chiudere l'andata a 10 punti

Ondo Mengue: la Scandone Avellino può chiudere l'andata a 10 punti
di Giovanbattista La Rosa
Giovedì 5 Dicembre 2019, 08:31
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Il destino della Scandone resta legato alla Sidigas. Ritirata l'istanza di fallimento e dato l'ok alla cessione del calcio, ora l'azienda partenopea lavoa per la ristrutturazione del debito. Acea ed Italgas si contendono l'acquisto delle concessioni del gas, mentre Scalella valuta la messa in vendita della stessa Sidigas. Bisogna incassare il prima possibile, per pagare i creditori. La società di basket si ritrova nel mezzo: la Scandone è debitrice verso Erario e fornitori, ma vanta crediti dalla Sidigas. Unico asset aziendale della controllante ad aver pagato per la malsana gestione dell'azienda partenopea con una doppia retrocessione, la Scandone continua ad avere un futuro incerto. Domani il Consiglio Federale metterà in mora il club biancoverde, reo di non aver pagato i 60 mila euro di lodi da versare a Maffezzoli, Filloy, Cavaliere e Papa. Nell'imminente non dovrebbe accadere nulla, l'ipotesi penalizzazione c'è, ma il rischio più grande è la perdita dell'affiliazione dalla prossima stagione. Al PalaDelMauro coach De Gennaro va avanti per la sua strada. Unici assenti all'allenamento Erkmaa, a riposo precauzionale e Vincenzo Ventrone. Il casertano ha deciso di risolvere consensualmente il rapporto con Avellino.

Ondo Mengue, ex Stella Azzurra, è dal 29 settembre in Irpinia ed ha assistito ai progressi della squadra, mentre dall'altro ha monitorato le vicende giudiziarie. «Sono molto concentrato sul lato sportivo, dell'extra basket evitiamo di parlare. Nonostante ci siano state delle difficoltà devo ammettere che ho trovato disponibilità e competenza da parte di tutte le persone che ci seguono». Il trovarsi bene in Irpinia gli sta permettendo di disputare una stagione positiva: 12.5 punti di media, 4.5 rimbalzi a partita. Ondo Mengue è il jolly di coach De Gennaro. Il tecnico si fida ciecamente e lo schiera da ala piccola ed ala forte. «Quando ero a Palermo ricorda - coach Tucci mi ha provato in questa posizione, ma non mi piaceva. Con il tempo e la maturità ho capito che ricoprire lo spot di ala forte mi sarebbe piaciuto ed ora mi procura anche dei vantaggi dal punto di vista offensivo e difensivo. E' una cosa che mi sta aiutando ad essere anche più fresco in attacco. In ogni caso l'allenatore in ogni caso sa che può chiedermi tutto». L'atleta biancoverde giudica positivamente questo periodo di stagione, sebbene ci sia ancora dell'amaro in bocca per il ko subito a Formia. «Abbiamo peccato di ingenuità afferma il cestista sono mancate nel finale esperienza e cattiveria». La strada presa è comunque positiva, la Scandone timorosa della prima metà del girone d'andata ha lasciato spazio ad un team consapevole dei propri mezzi. De Gennaro è riuscito, non facilmente, a mixare veterani e giovani. Ora i biancoverdi proveranno a regalarsi due successi, per chiudere il girone d'andata senza affanni e poi magari sperare in qualche rinforzo per la seconda metà di torneo. «Cavalchiamo questo buon periodo di fiducia e tentiamo di arrivare al giro di boa con 10 punti. Il mercato? Ci sono tanti buoni giocatori liberi, ma se per l'allenatore e la società questa è la squadra andremo avanti così». Domenica al DelMauro arriva Bisceglie, pugliesi interessati a Simone Aromando per rinforzare un roster già competitivo. «Sono un'ottima squadra ed hanno elementi interessanti come Marco Rossi e Filiberto Dri, ma sul nostro campo non possiamo permetterci passi falsi».
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