Corato insiste: la Scandone Avellino
non ha pagato la trasferta

Corato insiste: la Scandone Avellino non ha pagato la trasferta
Sabato 18 Gennaio 2020, 08:30
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La Scandone questo weekend seguirà dalla poltrona il campionato di B. Una domenica di relax in attesa di scendere in campo mercoledì con la Stella Azzurra. Nel frattempo prosegue la battaglia legale con Corato. Dal sostituto procuratore federale non stati ac ascoltati dirigenti del club pugliese, che hanno confermato di non aver ricevuto il pagamento delle spese. Avellino, rappresentata dall'avvocato Zuccardi, ha ovviamente contestato la dichiarazione. Gli atti sono stati ora rimessi alla Procura Federale, che entro la fine del mese scioglierà le riserve. Sul parquet il team biancoverde tenterà di acciuffare mercoledì la prima vittoria esterna stagionale. Servirà l'impresa, perché tra le mura amiche la Stella Azzurra Roma ha perso soltanto una gara contro Palestrina. Il tecnico della Scandone anche nel corso di questa settimana si è ritrovato una squadra decimata tra influenzati ed assenti. Non ultimo Bruno Ondo Mengue. Il giocatore tornerà in Italia mercoledì, difficilmente sarà dell'incontro in programma alle 20. Timida ripresa per De Leo. Il giocatore si è sottoposto a risonanza e visita ortopedica. Rientrerà contro Salerno. «Sono stati giorni di riflessione spiega De Gennaro c'è il rammarico di un girone d'andata in cui sono state perse un paio di partite per qualche disattenzione». Dal 27 settembre ad oggi la squadra ha sempre vissuto problematiche: i lodi, le infiltrazioni del PalaDelMauro, gli infortuni. Cosa sarebbe servito per ridurre i disagi? Se Cucco avesse firmato a fine settembre non avremmo preso Erkmaa, ma ognuno ha fatto le sue scelte. Sulla società c'è poco da dire, chi gestisce sta facendo ciò che è in suo potere. All'inizio erano state dette delle cose, che poi non si sono verificate. Andiamo avanti con la speranza di ottenere qualcosa di positivo da tutti, dell'impegno non posso lamentarmi perché tutti danno il 100% e rispetto all'inizio siamo cresciuti». Per lei è una stagione importante, la prima da capo allenatore di una squadra senior dopo anni di assistentato. Come vive il momento?
«Dando il massimo come fosse il primo giorno, saranno gli altri a dover giudicare il mio lavoro. Oggi ho una responsabilità diversa, il mio impegno è focalizzato sui dettagli, su come far crescere i ragazzi tecnicamente e come creare relazioni con i miei atleti. Con ognuno di loro bisogna usare un linguaggio specifico, mentre da capo allenatore bisogna essere attenti a tutto, cercando di ottenere il meglio dai ragazzi».
gio. la. ro,
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