E' la notte del Draft. Ma la Nba aspetta Victor Wembanyama (nel 2022...)

E' la notte del Draft. Ma la Nba aspetta Victor Wembanyama (nel 2022...)
E' la notte del Draft. Ma la Nba aspetta Victor Wembanyama (nel 2022...)
di Gianluca Cordella
Mercoledì 18 Novembre 2020, 09:30
4 Minuti di Lettura

I Draft Nba sono un po’ come le annate del vino. Ci sono quelle memorabili - tipo quella del 2003 con LeBron James, Carmelo Anthony, Chris Bosh e Dwyane Wade tra le prime cinque chiamate - e quelle che invece vengono ricordate in negativo, per quanto poco hanno inciso nei destini della lega. Di una di queste, purtroppo, fu emblema il nostro Andrea Bargnani, prima chiamata a sorpresa del Draft 2006 e poi smarritosi come molti altri colleghi che lo seguirono in quella serata newyorkese al Madison Square Garden. L’edizione 2020 della serata in cui le 30 franchigie Nba scommettono sui prospetti cui affidare il loro futuro (appuntamento stanotte alle 2, diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport Nba e Now Tv) si colloca nel mezzo: diversi giocatori da tenere d’occhio che potrebbero mescolarsi rispetto alle previsioni degli analisti e nessun fuoriclasse annunciato che possa sconvolgere gli equilibri. Per quello bisognerà aspettare il 2022.

APRITE LE PORTE

Quello sarà infatti il Draft in cui sbarcherà oltreoceano Victor Wembanyama, promettentissimo centro francese classe 2004 che la Lega americana per il momento ce l’ha nel destino solo per motivi di età: è minorenne e dal Draft non possono passare giocatori al di sotto dei 18 anni. In un campionato che vive di numeri, Victor ha già cifre pazzesche. Che, per ora, non sono tanto quelle relative a media punti e rimbalzi, ma quelle che descrivono lui e il suo impressionante fisico: 219 centimetri di altezza per 95 chili con un’apertura delle braccia che supera i 240 centimetri. E il ragazzo, è bene ricordarlo, ha solo 16 anni: insomma “crescerà”, qualche altro centimetro qua e là arriverà, in attesa dei chili che sarà obbligato a mettere su dalla muscolare pallacanestro americana. Prima che i centimetri prendessero il sopravvento, Victor aveva abbracciato lo sport attraverso il calcio e il judo (che lo ha aiutato nello sviluppo della coordinazione). Una scelta in controtendenza con la vocazione di famiglia: sua madre era un ex giocatrice di basket, la sorella Eva anche. Papà, sportivo anche lui, era invece atleta del salto in lungo. Ma a soli 10 anni è chiaro a tutti quali sarà il futuro del “piccolo” Victor. La palla a spicchi chiama, i genitori rispondono per lui alle lusinghe del Nanterre. Aveva bussato alla loro porta anche la corazzata Barcellona, ma la soluzione “nazionale”, in un club meno di spicco, garantisce maggiore serenità alla crescita del ragazzo. Che brucia tutte le tappe. A 14 anni gioca già con la Francia Under 16, a 15 debutta con il club in Eurocup e con la Nazionale finisce secondo agli Europei di categoria: c’è sempre l’Italia nel suo destino. Nelle coppe europee la sua prima è contro Brescia, mentre l’argento con i Bleus arriva a Udine. In Friuli incanta: finisce nel quintetto ideale del torneo (con il nostro Matteo Spagnolo, il fenomeno sbocciato alla Stella Azzurra e subito preso dal Real Madrid) con delle statistiche impressionanti, a partire dalle cinque stoppate di media.

La ribalta è dietro l’angolo, anche perché la Fiba gli dedica un’intervista post torneo sul proprio portale. «Molti scrivono cose su di me senza avermi mai visto giocare: per loro il fatto che io sia molto alto è abbastanza per definirmi un prospetto», dichiara con carattere il ragazzo.

GIOCATORE MODERNO

E allora è giusto rendergli merito. Perché, al di là del fisico, di Victor si è iniziato a parlare tanto in rete dopo la comparsa di due video. Nel primo si allena nella palestra del Nanterre contro i connazionali Rudy Gobert degli Utah Jazz e Vincent Poitier dei Boston Celtics. E va spesso a canestro tirando sulla testa di entrambi. E Gobert - oltre a essere l’uomo che ha innescato il contagio di Covid in Nba, e questo non fa parte dei suoi meriti - è anche il giocatore votato per due anni di fila come miglior difensore della lega. Nel secondo si allena da solo al tiro da tre punti, che entra che è una meraviglia. Giocatore moderno, insomma, pericoloso sotto canestro e dall’arco. Già, qualcosa in più: perché nel video Victor alterna tiri con la destra e con la sinistra, per il medesimo risultato. Insomma, è anche totalmente ambidestro. Secondo gli esperti di Espn sarebbe finito tra le prime chiamate anche quest’anno, per lo scout Jason Filippi è «un talento generazionale, alla Luka Doncic». Tanto per mettergli un po’ di pressione. Ma il ragazzo - come si dice? - ha le spalle larghe.

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