Non doveva sbagliare. E non ha sbagliato la Gevi nel match che poteva significare condanna quasi certa alla A2 o speranze da cavalcare. Pancotto l'aveva definita una partita da “all-in” e le carte stavolta la Gevi se l’è giocate bene. Difesa tosta, “cattiva” come deve essere in serie A, con le mani addosso. E Tortona l’ha subita tanto, segnando solo 69 punti, uno dei minimi dell’anno per la squadra di Ramondino.
Partendo da un bunker di questa fatta, Napoli ha costruito il successo (82-69), giocando anche in attacco un match intenso e impetuoso per la gioia dei 3mila spettatori, giovandosi di uno Stewart quasi perfetto (18 punti) vero rebus per la difesa ospite e autore della spinta per l’allungo.
Tortona, che ha il terzo posto quasi in tasca, ha giocato da par suo solo un quarto. Poi si è visto solo Christon, il resto sparito. Ora alla Gevi toccherà battere Pesaro domenica prossima e quasi certamente occorrerà anche il blitz a Verona all’ultima giornata. E deve sperare nella Corte di Appello che mercoledì deciderà sul ricorso di Varese contro il -16. “Abbiamo fatto una partita di grandissima qualità dal punto di vista morale, tecnico ed agonistico. E’ stata una partita totale. La squadra ha un cuore grande come merita la città di Napoli”, dice Pancotto a fine gara.