Gevi Napoli-Trieste 92-95,
harakiri azzurro al Palabarbuto

Gevi Napoli-Trieste 92-95, harakiri azzurro al Palabarbuto
di Stefano Prestisimone
Lunedì 31 Ottobre 2022, 06:30
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Una brutta scoppola. Perdere in casa dopo un overtime con la cenerentola del campionato (92-95), squadra indiziata numero uno alla retrocessione secondo paerere unanime, è tosta. Quattro sconfitte di cui tre pesanti, e poi la vittoria a sorpresa al Palabarbuto. Ai 18 tifosi triestini presenti in curva non è parso vero.

L'errore grave per la Gevi, che poteva centrare la terza in fila, è stato giocare in modo lezioso quando sul 19-7 la partita pareva aver già preso una direzione precisa. Ma spesso la troppa sicurezza può fare brutti scherzi. Qualche giocata superficiale e una difesa distratta ha consentito agli ospiti di recuperare tutto il passivo e di gasarsi a mille. Da quel momento partita totalmente cambiata, anche per le difficoltà patite contro la zona, e sofferenza lungo tutto il match. Nella pallacanestro può accadere. Ovvio che poi i giuliani si siano esaltati, con Gaines e Bartley eroi (ma fino a sette giorni fa parevano un peso) e l'ottimo play Cory Davis (il migliore della rosa). Ma pur sempre con un pivot, Spencer, che non è all'altezza neppure della A2. Questa sconfitta impedisce un volo verso la classifica delle zone medio-alte e la settimana prossima c'è Venezia in trasferta. Bene Johnson (nella foto di Luca Olivetti), finalmente protagonista in attacco dopo alcune partite anonime. È il giocatore di maggior talento della Gevi e le chances di Napoli passeranno anche per le sue giocate. Positivo Williams, male Agravanis.

Coach Buscaglia a fine gara: «Siamo molto rammaricati della sconfitta, grande merito va a Trieste che ha giocato una partita gagliarda.

Abbiamo cominciato bene, ma non siamo poi riusciti a trovare rimedio alla zona, commettendo tanti errori. Ci sono state piccole sbavature che sono proseguite nel corso di tutta la gara, non siamo riusciti a fare la partita che volevamo. Ci tenevamo a vincere. Siamo consapevoli di dover lavorare molto. Dobbiamo giocare meglio, attaccare gli spazi. Abbiamo dato fiducia ai nostri avversari. Evidentemente non eravamo pronti per conquistare la terza vittoria consecutiva». 

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