Gevi in tilt, che tonfo in Piemonte
e Sacripanti: Torino di altra categoria

Gevi in tilt, che tonfo in Piemonte e Sacripanti: Torino di altra categoria
di Stefano Prestisimone
Giovedì 5 Dicembre 2019, 09:34 - Ultimo agg. 10:04
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Dopo Biella, il ko di Torino. La Gevi fa un  passo indietro, perde definitivamente le chances di entrare nelle Final Eight di Coppa Italia e ora prova a ricompattarsi in vista di domenica, quando al palabarbuto arriverà Agrigento, altra squadra di rango e nelle zone alte della classifica. Occorrerà vincere per ripartire. Dunque la campagna piemontese non porta frutti. Anzi restituisce una squadra improvvisamente involuta, smarrita, spenta. Dopo la sconfitta di Biella arriva la lezione pesante di Torino (77-59), con gli azzurri letteralmente in balia degli avversari per tutta la gara. Una debacle, con il distacco che ha toccato livelli esagerati, vicini ai 30 punti. Torino ha fatto una partita solida ed è bastata per spazzare via dal campo la Gevi, davvero in tilt. Le cifre sono lo specchio di una gara da dimenticare: 17/39 da due, 4/13 da tre, 10/21 dalla lunetta, 15 palle perse e solo 4 recuperate. Imbarazzante Roderick, solo 6 punti e 7 palle perse. Ma tutti finiscono dietro la lavagna, Sherrod, Spizzichini, Milani, Sandri, davvero anonimi. Si è salvato Monaldi, 17 punti e 6 assist, Guarino e Dincic (8) nel finale.

Queste le dichiarazioni di coach Pino Sacripanti in conferenza stampa: «Torino è squadra di un’altra categoria, l’ha dimostrato domenica e l’ha dimostrato stasera contro di noi. Siamo stati bravi per 20’ dal punto di vista difensivo, ma l’abitudine a non giocare contro una fisicità simile ci ha portato a essere molto molto sterili in attacco. Nei 40 minuti ci siamo lasciati andare. Nel primo tempo abbiamo sbagliato tanti tiri liberi e tiri aperti, nonostante qualche buona azione. Nel terzo quarto mi assumo le mie responsabilità per il parziale subito. Torino in quel frangente ci ha punito con la palla sotto al quattro, piazzando un break decisivo di 9-0. Si ritorna a Napoli e dobbiamo azzerare qualsiasi tipo di emozione per ripartire. Abbiamo tre giorni per preparare una partita importante con Agrigento in casa, nella speranza di recuperare Massimo Chessa che per noi in attacco è un giocatore incisivo».
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