Givova Scafati torna dopo un mese,
Rossi: «Nardò avversaria pericolosa»

Givova Scafati torna dopo un mese, Rossi: «Nardò avversaria pericolosa»
di Stefano Prestisimone
Sabato 22 Gennaio 2022, 14:28
2 Minuti di Lettura

Riecco Scafati, un mese dopo. A distanza di oltre 30 giorni dall’ultima gara ufficiale, la Givova torna in campo per la prima volta nel 2022 e lo farà tra le mura amiche del PalaMangano, domani (23 gennaio), alle 18, contro la Next Nardò, nella sfida valevole per la terza giornata di ritorno del campionato di serie A2. La lunga pausa imposta dalle festività natalizie prima e poi dall’elevato numero di contagi da Covid-19, si è sommata infine anche al rinvio della sfida contro la Benacquista Latina (ultima di andata) domenica scorsa, per la presenza di diversi contagiati nel gruppo squadra proprio della Givova Scafati. Pertanto, la competizione riprenderà dalla terza giornata di ritorno.

La Givova Scafati si sta allenando al gran completo e con tutti gli effettivi a disposizione dello staff tecnico. Manca solo il lungodegente Raucci, che, dopo l’intervento chirurgico al ginocchio, sta proseguendo il percorso fisioterapico di riabilitazione. 

Coach Alessandro Rossi: «È un periodo difficile, comune a tutte le società, per cui non possiamo avere alibi al cospetto delle difficoltà che abbiamo riscontrato ed a cui hanno dovuto far fronte anche altre realtà di questo campionato.

C’è grande concentrazione e voglia di rientrare in campo, consapevoli che non sarà semplice ritrovare confidenza con il ritmo della sfida e la fisicità del gioco di una partita vera di campionato. Nardò è il nostro prossimo avversario e sappiamo che può metterci in grossa difficoltà, perché ha parecchio talento in organico: quattro dei cinque esterni, che sono Ferguson, Amato, Fallucca, Leonzio e La Torre, hanno partecipato lo scorso anno ai playoff e questo la dice lunga sul valore del nostro prossimo avversario, che ha grandi capacità di aprire il campo e tirare da tre con buone percentuali. Dobbiamo ripartire dalle nostre capacità difensive per ritrovare anche ritmo in attacco. Non possiamo permetterci di lasciare all’avversario tiri facili e dovremo poi cercare di vincere la battaglia interna contro Thomas e Poletti. In generale, devo ammettere che temiamo molto il potenziale offensivo di Nardò»

© RIPRODUZIONE RISERVATA