Vince alla fine di un gran match la Givova Scafati ed è campione d'inverno di A2. Lo scontro al vertice del girone rosso della dodicesima giornata contro Orasì Ravenna va agli scafatesi che si sono imposti con il risultato di 95-88 dinanzi ai propri sostenitori, tra le mura amiche del PalaMangano, congedandosi da questo 2021 e dal proprio pubblico con una vittoria prestigiosa che vale il primato assoluto nel raggruppamento con una giornata di anticipo rispetto al giro di boa del torneo.
Sempre avanti nel punteggio, ma mai sicura del risultato finale, la compagine scafatese nonostante un rendimento non sempre costante nel corso dell’intero incontro, ha portato a casa il risultato con una prestazione comunque convincente, soprattutto in attacco e sebbene la formazione ospite (orfana dell’infortunato Gazzotti, in panchina solo per onore di firma) avesse difeso a zona e pressato a tutto campo per lunghi tratti. Prima dell’inizio della sfida, la società ha voluto ricordare l’ing. Michele Izzo, storico presidente e grande appassionato della pallacanestro scafatese, con una conferenza stampa alla presenza del sindaco Salvati, dell’assessore allo sport Vitiello, del patron gialloblù Longobardi e della famiglia del compianto, rappresentata nella fattispecie dalla figlia Erika.
Alessandro Rossi: «Ci tenevamo a chiudere bene il 2021 dinanzi ai nostri tifosi, che ci sono stati vicini anche nei momenti di difficoltà. Complimenti a Ravenna, squadra ben allenata, che non si è mai disunita e che alla qualità dei singoli ha aggiunto una buona organizzazione sia difensiva che offensiva. Siamo stati bravi a prendere quel vantaggio iniziale, ma meno bravi a gestirlo nel corso della contesa, avendo più volte allungato e poi concesso il rientro agli avversari, sia per qualche distrazione che per qualche situazione estemporanea in cui non ci siamo fatti trovare sempre pronti. C’è soddisfazione, abbiamo rispettato l’avversario e incamerato una vittoria importante. Mi aspettavo che Ravenna difendesse a zona, l’abbiamo attaccata bene, consapevoli che è difficile farlo costantemente per 40’. Il pressing, invece, non ce lo aspettavamo e ci ha messo sicuramente più in difficoltà: non siamo sempre stati lucidissimi a superarlo, ma la prova offensiva da 95 punti mi fa comunque essere soddisfatto al di là delle soluzioni tattiche"