Dopo la cavalcata vincente contro Napoli, riecco la Givova Scafati che domenica, in occasione della quattordicesima giornata di andata giocherà alle 19 all’Allianz Dome, palasport della Pallacanestro Trieste. Capitan Rossato e soci proveranno a confermare l’ottimo momento di forma che li ha visti vincitori di cinque degli ultimi sei incontri. Ma non sarà affatto semplice in casa di una formazione che ha fame di punti per uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica.
Coach Attilio Caja potrà disporre dell’organico al completo per questa prima trasferta del nuovo anno. I giuliani, che sono allenati da coach Marco Legovich (esordiente questa stagione nel ruolo di capo allenatore), fondano il proprio gioco principalmente sui cinque atleti Usa: innanzitutto la guardia Bartley (19,5 punti e 2,6 assist di media), poi l’ex Gaines (guardia da 15,4 punti di media), il playmaker Davis (12,2 punti e 5 assist di media), il centro Spencer (8 punti, con il 66,2% da due, e 7,7 rimbalzi di media) ed infine l’ala grande Pacher (7,9 punti e 6,8 rimbalzi di media).
Così Fabio Mian: «Sono a Scafati da poco più di una settimana, ma ho notato subito grande entusiasmo e grande preparazione per le partite. C’è una grande cura da parte dello staff nel lavoro giornaliero e precisione nei dettagli. Penso che il ciclo di vittorie e il momento di forma della squadra sia dovuto proprio a questo lavoro minuzioso fatto in palestra giorno dopo giorno. Per questo sarà importante mantenere alta l’attenzione per la prossima sfida in un campo difficile e contro una squadra giovane, con talento soprattutto negli esterni come Davis, Gaines e Bartley, che ad oggi probabilmente ha raccolto meno di quello che merita in termini di punti in classifica. Sappiamo che la partita ha una grande importanza e non solo per proseguire il processo di crescita ed allungare la striscia di vittorie, ma anche perché è uno scontro diretto, fondamentale in chiave salvezza. Sarà sicuramente particolare per me giocare all’Allianz Dome e ritrovare tante persone a cui sono legato anche da rapporti personali, ma una volta sceso in campo l’unico pensiero sarà di essere pronto a dare il meglio per raggiungere il nostro obiettivo».