JuveCaserta, l'allarme di Riva:
«Servono subito degli sponsor»

JuveCaserta, l'allarme di Riva: «Servono subito degli sponsor»
di Candida Berni Canani
Martedì 28 Aprile 2020, 08:26
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La programmazione per la prossima annata cestistica può passare solo attraverso certezze. E in questo momento lo SC Juvecaserta è consapevole della necessità dell' ingresso di nuovi soci e di sponsor per poter essere ai nastri di partenza del campionato di A2 che verrà. «Purtroppo già prima di questo terribile virus il nostro movimento viveva in una situazione non idilliaca» fa presente Antonello Riva, uno dei più grandi campioni italiani di basket, ex nazionale, soprannominato Nembo Kid per i suoi tiri micidiali.
Nell'anno sportivo 2010/2011, avendo già lasciato il basket giocato, entrò nell'organigramma della «vecchia» Juvecaserta in qualità di direttore sportivo. «Questa pandemia non è di aiuto per trovare nuovi sponsor riconosce Riva - e in quelle realtà già traballanti, costrette a destreggiarsi fra mille difficoltà, questa emergenza sanitaria potrebbe rappresentare per il basket, e non solo, un vero dramma». Antonello Riva è dell'opinione che Caserta non può restare senza la sua squadra di pallacanestro.
«CASERTA DEVE RESISTERE»
«È una città, una realtà in cui questa disciplina è molto amata sottolinea l'ex ds bianconero che ha saputo sempre trovare adeguate energie e soluzioni per far crescere il movimento cestistico nell'ambito del proprio territorio. Lo scudetto del 1991 della Juvecaserta di coach Marcelletti è il suggello, frutto di programmazione, passione e competenza. Ed una piazza così importante per aver raggiunto traguardi significativi, non può prescindere dalla sua storia sportiva». Antonello Riva, sempre attento a ciò che accade nel pianeta basket, rileva che nel movimento cestistico i diritti televisivi sono uguali a zero. «Bisognerebbe ripensare a strutturare in maniera diversa il nostro basket» prosegue l'ex guardia di Cantù nonché con la maglia dell'Olimpia diretto avversario della Juvecaserta nelle finali playoff del maggio 1991 sull'asse Milano-Caserta. «In serie A sarebbe opportuno continua Riva l'introduzione di una norma che obblighi ad avere nel quintetto in campo almeno due italiani. È questo un discorso che porta lontano, molto profondo, che però andrebbe affrontato proprio per il bene del nostro sport. Al momento non vedo un progetto ad ampio raggio sostiene Riva che coinvolga anche la scuola primaria per avvicinare i nostri giovanissimi alla pallacanestro. L'importanza dei vivai è fondamentale. Non a caso la Juvecaserta aveva un settore giovanile di primissimo piano. Ma ora si preferisce attingere dall'estero piuttosto che investire per il futuro con le risorse che avremmo in casa».
«BIANCONERI NON SONO SOLI»
Tornando al presente, Riva è ottimista. «Noi italiani in genere sappiamo reperire risorse impensabili. Ricordo che in quell'anno trascorso a Caserta pure bisognò fare i conti con non poche difficoltà, ma non ci perdemmo d'animo. Sono certo che anche la Juve di oggi non resterà sola; c'è grande amore per la palla a spicchi nella vostra provincia e di questo non si può non tenerne conto. Il passato serve anche a costruire il futuro. Il mio augurio conclude è quello che la Caserta del basket possa trovare al più presto la soluzione migliore, la più giusta, per andare avanti». Nel frattempo lo SC Juvecaserta ha già onorato tutte le scadenze contrattuali previste fino al 7 aprile. Ma il futuro dello SC Juvecaserta resta incerto se non si troveranno partner adeguati per affrontare il prossimo campionato di A2.
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