Ecco il playground firmato Charlatans,
«un canestro per amico» a Bagnoli

Ecco il playground firmato Charlatans, «un canestro per amico» a Bagnoli
di Stefano Prestisimone
Venerdì 28 Maggio 2021, 21:10
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Tocca quota 18 canestri installati il progetto “Un canestro per amico”, l’iniziativa della Charlatans basket asd (con Darefuturo onlus e Comune di Napoli) che ha portato alla creazione di playground in diversi quartieri della città con l’obiettivo di consentire la pratica gratuita della pallacanestro. 18 canestri da basket uniti dal filo rosso dell’impegno sociale. Il progetto stavolta ha toccato Bagnoli con il vecchio campetto in totale abbandono accanto alla fermata della metro-Bagnoli e rimesso a nuovo dai Charlatans presieduti da Giancarlo Garraffa, con un lavoro di ripulitura dalle erbacce, installazione di canestri e ritinteggiatura del campo, con magnifici colori. L’obiettivo è sempre quello di consentire la diffusione e la pratica della pallacanestro in modo totalmente gratuito. Ieri l'inaugurazione con ospiti d’onore come Mario Maione e Piero Bucchi, ovvero l’ex presidente della Carpisa Napoli che vinse la Coppa Italia nel 2006 e il grande coach di quell’epopea storica. Presente anche la leggenda del basket partenopeo, Manfredo Fucile, già presidente Fip Campania, l'attuale presidente Antonio Caliendo, gli ex giocatori Giovanni Dalla Libera e Annamaria Meterangelis, e poi Alessandra Clemente, assessore comunale ai Giovani e al Patrimonio e il presidente municipalità Bagnoli-Fuorigrotta Diego Civitillo.

 Il progetto “un canestro per amico” è iniziato nel 2016 dalla Charlatans basket asd insieme alla onlus Darefuturo e in questi cinque anni ha fatto sorgere o risorgere 18 nuovi canestri in vari quartieri delle città di Napoli e Pozzuoli. San Giovanni a Teduccio, Fuorigrotta, Pianura, Secondigliano, Corso Vittorio Emanuele, Montedonzelli al Vomero, Monterusciello, Rione Toiano, il lungomare di Pozzuoli, Piazza Nazionale e adesso Bagnoli hanno avuto dei campetti nuovi di zecca che sono diventati dei punti di riferimento importantissimi per tutti i giovani ma non solo , dove potersi incontrare giocare all’aria aperta e socializzare, diventando un vero e proprio fulcro per ogni quartiere. Da pochi giorni è stato il turno del quartiere operaio di Bagnoli che per anni è stato sinonimo di una vastissima area occupata dal complesso industriale dove tutto  ruotava attorno a quell’enorme cuore pulsante fatto di torri, capannoni ed acciaio.
Da quando gli altoforni sono stati spenti nel 92 è iniziata una lunga quanto travagliata metamorfosi: affianco alle esigenze pratiche di dismissione e di bonifica dell’area, è iniziato il percorso di un quartiere che si è trovato orfano della sua identità. Per i giovani del quartiere fino ad un paio di mesi fa pochissime opportunità, poi sono nati prima il campetto realizzato da Sergio Lo Masto con il  murales di Jorit e adesso un’esplosione di colori con questo playground “Urban 80124” forse il più bello in assoluto.

“Sono orgoglioso di essere riuscito ad assemblare una squadra di persone di primo piano che si spendono per la città per cercare in tutti modi di regalare delle opportunità libere e gratuite ai ragazzi di Napoli”, sottolinea Giancarlo Garraffa presidente della Charlatans basket asd. “Abbiamo centrato un nuovo obiettivo con l'aiuto di tanti amici, a partite da tutto il gruppo Charlatans e poi Gianluca Salute che mi sostiene sempre con Urban Jungle sia per il corso di Basket 4people che per il progetto 'Un canestro per amico', che riserverà una bellissima sorpresa dopo l'estate. E poi la scossa di energia di Benedetta De Falco e Federica Palmer di Premio GreenCare per la cura del verde che abbellisce e rigenera ogni luogo. Quindi l’amore verso il gioco e la purezza dello sport nella sua vera essenza degli infaticabili ragazzi di Nbagnoli e poi Roberto Pennisi e DareFuturo onlus che hanno creduto per primi nel progetto e sono sempre con noi. Quindi Daniele Zago, che ha pitturato il campo con i grafici di Urban Jungle creando questo spledida chimica di colori. E poi Il Fuori Orario, i Pollici Verdi  e Wau Napoli. Non è stato facile neanche questa volta però grazie all’impegno di tutti e ad un’armoniosa coesione si è riusciti a realizzare un piccolo gioiello. La città a mio avviso ha bisogno di piccoli interventi mirati ma concreti e questo come tutti gli altri campi che abbiamo donato, ne è l’esempio.”
 

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