Prima la salvezza, poi l'addio:
Capri femminile cede il titolo di A2

Prima la salvezza, poi l'addio: Capri femminile cede il titolo di A2
di Stefano Prestisimone
Venerdì 22 Luglio 2022, 13:47
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Dalla salvezza strappata nei playout vincendo la bella fuori casa, alla decisione dolorosa di cedere il titolo di A2 femminile. La Blue Lizard Capri scompare, alla base problemi economici, scarse garanzie di poter sostenere il campionato di A2 femminile. Amarezza dopo l'impresa sportiva di conquistare la A e di difendere la salvezza con i denti. Addio alle giocatrici e ovviamente anche al coach Giovanni Dalla Libera, che torna sul mercato dopo aver fatto un gran lavoro.

La vicepresidente Margherita Cacace spiega i motivi che hanno portato il club ad abbandonare. «Siamo una giovane società nata in pieno Covid, che al suo primo campionato si è trovata senza la propria struttura, destinata a centro vaccinazioni, e con partite da giocare ripetutamente lontano da Capri. Ma, nonostante le notevoli difficoltà e le spese suppletive che abbiamo dovuto affrontare, siamo riusciti a realizzare un percorso perfetto, concluso con  una finale vinta contro Costa Masnaga, un vero miracolo sportivo al quale pochi avrebbero creduto. L'anno scorso, ancora lontani da casa, ci siamo dovuti sistemare a Fuorigrotta e peregrinare tra il palazzetto di San Giorgio, polifunzionale di Soccavo e partite da giocare al Palabarbuto, ma ancora  una volta tra le mille complicazioni siamo riusciti a salvarci e a confermare la permanenza in A2.  Ora era finalmente tempo di ritornare a Capri, ma purtroppo siamo stati costretti a rinunciare perché non siamo riusciti ad avere idonee garanzie da parte di chi poteva sostenere il nostro progetto. Per questo motivo, è maturata la  decisione di cedere il titolo alla Panthers Roseto.

Le richieste sono state tante ma la scelta è ricaduta sulla società abruzzese perché riteniamo che possa portare avanti il nostro lavoro.  Ora bisognerà riorganizzarsi, trovare una struttura economica che possa garantire un progetto pluriennale e permetterci di ripartire pensando anche al settore giovanile».

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