Domani scattano le semifinali playoff di A2. E per Scafati alle 18 arriva l'ostacolo Udine con lo svantaggio del fattore campo. Le prime due gare, infatti, si disputeranno al PalaCarnera. Un'avversario tosto ma non impossibile per gli scafatesi. A questa sfida la Givova Scafati ci arriva con l’organico al gran completo, in buone condizioni fisiche e mentali, motivato dal desiderio di raggiungere la finale e di giocarsi tutte le proprie chance promozione.
Coach Alessandro Finelli: «Arriviamo a questa serie in buone condizioni e procede bene anche l’inserimento di Gaines nel gruppo. Stiamo bene a livello mentale, siamo motivatissimi, grazie al lavoro svolto nel corso dell’intera stagione, alla continuità mostrata nonostante i momenti difficili, gli infortuni, le problematiche covid-19 e i cambi di straniero: siamo stati flessibili, resilienti e omogenei a livello di risultati. Questa capacità di adattamento e questo atteggiamento ce lo portiamo in semifinale, motivati dal fatto che mai Scafati nella sua storia ha raggiunto una finale playoff in serie A2: la promozione nel 2006 arrivò infatti senza passare per i playoff. Vogliamo quindi scrivere un’altra pagina importante della storia di questo club.
L’ala grande Charles Thomas: «Aver vinto il titolo di miglior straniero del campionato di serie A2 è per me motivo di grande pregio e soddisfazione, giunto a coronamento di una stagione complicata. Dedico questo riconoscimento a tutti i miei compagni di squadra, perché è con loro che mi alleno per migliorarmi sempre. Dobbiamo continuare a giocare così come abbiamo fatto fino ad oggi, a prescindere del fatto che nei prossimi turni non godremo del vantaggio del fattore campo. Anzi, contro una grande squadra come Udine dovremo tenere alta la concentrazione e l’aggressività».