Scandone Avellino, primo bivio:
è il giorno della rata per l'iscrizione

Scandone Avellino, primo bivio: è il giorno della rata per l'iscrizione
di Franco Marra
Lunedì 29 Luglio 2019, 12:00
3 Minuti di Lettura
Oggi scatta la prima ora «X» per la Scandone. Scade infatti il termine per il pagamento della prima rata dell'iscrizione alla Lega Nazionale Pallacanestro. Si tratta di soli 1.800 euro, una cifra irrisoria da pagare, ma che potrà essere il segnale di presenza da parte della Sidigas e dell'ingegnere De Cesare.

Finora società e patron sono stati assolutamente latitanti, con l'amministratore delegato arroccato nella sua residenza partenopea, e con il presidente Mauriello impegnato solo nel calcio. Ed a questo punto sorge spontanea una domanda, una delle tante che presumibilmente resteranno a lungo senza risposta: che senso ha avuto nominare un presidente totalmente avulso dal basket e che mostra interesse meno di zero per la Scandone?
 
È anche vero che le decisioni sono sempre state prese solo ed esclusivamente da De Cesare, ma le proposte, i suggerimenti o ogni altra istanza in passato sono sempre arrivate da persone competenti. A chi è affidata oggi la gestione, chi dovrà pronunciarsi sulle scelte da effettuarsi, chi sceglierà il direttore sportivo o la risorsa che si dovrà occupare di scegliere un allenatore, il suo staff, i giocatori?

Forse andiamo anche troppo avanti, perché potrebbe non esserci la necessità di individuare queste figure. D'altra parte ancora non sono note le intenzioni della proprietà, non è nota la strategia, sempre che ce ne sia una. Altro interrogativo da porsi è per quale motivo i soci di minoranza, avellinesi, non sollecitino il detentore delle quote di maggioranza a venire allo scoperto, a rivelare cosa vuole fare della Scandone, se intenda cedere ed a quali condizioni, o se invece voglia proseguire. E se è valida quest'ultima ipotesi, in che modo intende farlo?

Tutta la gente di Avellino e dell'Irpinia, non solo i tifosi, aspettano risposte rapide su questi temi. È una questione di rispetto. Altrimenti, le belle parole dette dall'ingegnere De Cesare in questi anni sulla nostra città, sulla nostra provincia, sugli abitanti e sui tifosi resteranno solo ed esclusivamente dichiarazioni di facciata, parole nelle quali, evidentemente, non ha mai creduto. È vero che non c'è mai stata loquacità da parte del proprietario della Scandone, ma questa è una situazione diversa, particolare, perché è in gioco la passione di tanta gente, la storia ultrasettantenne di una società, che non meritano l'indifferenza nella quale si è consumata una doppia retrocessione, e nella quale si potrebbe verificare anche la totale sparizione.

Quello che preoccupa è la totale assenza di risposte, di iniziative da parte della società, anche in presenza di qualche sollecitazione, seppure minima, che arriva in soccorso della Scandone, come l'offerta di sponsorizzazione tecnica da parte della Givova di Scafati, che si potrebbe trasformare anche in una sponsorizzazione effettiva. Non conosciamo le cifre che potrebbero essere versate nelle casse della società, ma sarebbe un primo passo verso una salvezza di un club che, ad oggi appare sempre più problematica. A meno che De Cesare non venga fuori con qualche soluzione che al momento non possiamo conoscere, per diventare così di nuovo il «salvatore della Patria», cercando di ricostruire un rapporto con la città e con la tifoseria ad oggi piuttosto compromesso.

Ma questa potrebbe essere solo l'idea, la speranza di chi non vuole arrendersi ad una realtà che appare sempre più compromessa, giorno dopo giorno. La speranza alberga sempre nei cuori dei tifosi, abituati a barcamenarsi in situazioni difficili e complesse. Ma oggi mancano anche gli interlocutori, non sappiamo se si vuole vendere ed a quali condizioni, anche se pensiamo che ciò difficilmente accadrà. Ed oggi, potremo avere il primo segnale, positivo, in caso di pagamento della rata di iscrizione di 1.800 euro.
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