Benevento, giallorossi di rabbia, la Strega vuole alzare la voce

Vigorito nell'assemblea di Lega evidenzierà gli errori arbitrali a sfavore

Benevento, giallorossi di rabbia, la Strega vuole alzare la voce
di Luigi Trusio
Lunedì 13 Marzo 2023, 09:08 - Ultimo agg. 09:43
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Un brodino, ma è sempre meglio di niente. Il Benevento va avanti a passi troppo piccoli, per fortuna i risultati delle altre consentono di continuare a sperare anche se, con la vittoria di ieri sulla Spal, il Cosenza ha agganciato i sanniti ed è in vantaggio negli scontri diretti, per cui se il torneo cadetto finisse oggi, Letizia e compagni sarebbero retrocessi in C.

Nel frattempo, le partite si assottigliano (-9) come pure i punti per alimentare la risalita. Il problema è che quei lievi miglioramenti che si sono intravisti sul campo nella gestione Stellone non si stanno traducendo in risultati.

La media punti è la stessa di quando il tecnico è arrivato, perché il suo bottino è di 6 punti in 6 gare, in perfetta linea con il campionato dei giallorossi (29 lunghezze in altrettante giornate) e, decimo più decimo meno, con quella dei suoi predecessori: 16 punti in 17 sfide per Cannavaro (media di 0,94), 7 in 6 partire per Caserta (1,16). E dunque tre allenatori non sono stati sufficienti a dare la tanto attesa scossa, per cui, arrivati ormai al traguardo dei tre quarti di stagione, si può tranquillamente affermare che la squadra non sia all'altezza del tipo di percorso che immaginava di intraprendere la dirigenza.

Il nocciolo della questione sta tutto lì: dai propositi da linea verde ad una delle età medie più elevate della B, con calciatori spremuti e a fine ciclo o carriera, perseguitati dai guai fisici e limitati sul piano tecnico, della qualità, delle idee della fantasia. È evidente che non ci sia stata premeditazione ma che si tratti di un maldestro tentativo di correggere errori commessi a monte nella fase di elaborazione del progetto. Ormai quel che è fatto è fatto. E il Benevento deve provare a giocarsi le residue chance di salvezza diretta nei 9 turni che restano, con 27 punti in palio.

La società dal canto suo proverà a farsi sentire perché espulsioni letteralmente inventate hanno condizionato due delle ultime quattro gare. Nella mattinata di mercoledì è in programma un'assemblea di Lega cui parteciperà Oreste Vigorito in qualità di vicepresidente e potrebbe essere l'occasione giusta per mettere in evidenza i danni arrecati al club sannita da Cosso ad Ascoli (due gialli in 20 minuti ad Improta, con il secondo molto dubbio) e Santoro sabato (due ammonizioni inesistenti a Tello). Come ha giustamente osservato Stellone «ci giochiamo la vita» e certe decisioni arbitrali così penalizzanti non sono tollerabili e rischiano di compromettere un campionato dove si lotta punto a punto. Nel frattempo il tecnico continua a combattere con i troppi difetti endemici di una squadra che non gli consentono di ottenere quanto desidera. Esattamente come accadeva con Cannavaro e Caserta, il Benevento fa tutto bene fino alla trequarti, ma da quella zona in su son dolori e nascono complicazioni a raffica: centravanti troppo isolato, poco movimento e scarsa inventiva dei rifinitori, inserimenti delle mezze ali rari e fuori tempo, nessuno in grado di saltare l'uomo e creare superiorità, traversoni imprecisi, duelli aerei tutti a favore dell'avversario. Eppure nel primo tempo con il Como la squadra è parsa diligente e organizzata e di sicuro senza l'espulsione di Tello, attraverso i cambi si sarebbe potuto provare a vincerla, potendo contare sui vari Farias, Carfora e Simy. In particolare i primi due non sono più stati impiegati in quanto sarebbe stato superfluo e azzardato farli entrare in una gara diventata improvvisamente di sacrificio.

La produzione offensiva tuttavia, continua ad essere insufficiente. La sensazione è che le uniche due strade da percorrere per capovolgere questa fastidiosa tendenza, siano quella di indirizzare gli episodi a proprio favore adoperando maggiore lucidità e connessione mentale, e quella di recuperare gli infortunati. In quest'ultima direzione, la sosta per le nazionali nel weekend del 25 e 26 marzo capita ad hoc.
Per il match del primo aprile a Bari, Stellone può riavere El Kaouakibi e soprattutto Kamil Glik. Prima però c'è da affrontare, sempre in totale emergenza, un'altra insidiosa trasferta, ovvero quella di sabato prossimo a Pisa. Dove, in aggiunta all'infermeria che rimarrà affollata, mancherà pure lo squalificato Tello. Stellone dovrebbe ritrovare Koutsoupias e Veseli (quest'ultimo sta facendo registrare notevoli progressi), e di certo tornerà Paleari, che ha smaltito il virus gastrointestinale che lo ha costretto a cedere il posto ad un ottimo Manfredini, una delle principali note liete col Como oltre a Letizia, Tosca e Foulon. Inoltre, il tecnico spera in un recupero-lampo di Pettinari, che sarà valutato giorno per giorno. Ripresa degli allenamenti prevista per questo pomeriggio all'"Imbriani".
 

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