Benevento-Perugia, Cannavaro chiede continuità: «E dal mercato voglio giocatori pronti»

«La vittoria ti permette di vivere e di lavorare in modo sereno»

Fabio Cannavaro in conferenza stampa
Fabio Cannavaro in conferenza stampa
di Oreste Tretola
Sabato 24 Dicembre 2022, 16:00 - Ultimo agg. 16:03
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Non si fa distrarre dalle festività natalizie Fabio Cannavaro, in conferenza pre partita il tecnico ha ribadito l’importanza di concentrarsi sulla sfida di Santo Stefano col Perugia: «Per me è la prima volta giocare in questi giorni. Sicuramente è molto strano, ero abituato a stare in giro con la famiglia. Ci rendiamo conto che questo è il nostro lavoro, al di là dei giorni dobbiamo sempre cercare di fare il massimo. Il Perugia è una squadra in forma. Anche se è ultima in classifica, è allenata da un tecnico che conosce bene la categoria. Arriva in un giorno in cui non ci si potrà rilassare. Dovremo essere bravi a trasformare la rabbia di questo periodo perché i sacrifici che hanno fatto i calciatori sono enormi. Siamo arrivati a un buon punto, in testa deve esserci l'obiettivo che è la vittoria. Quella di lunedì è una partita importante per la continuità. Dobbiamo dar seguito alla crescita che abbiamo avuto, una crescita sotto tutti gli aspetti. La vittoria ti permette di vivere e di lavorare in modo sereno, mentre la sconfitta ti deprime. Dobbiamo cercare di essere più contenti possibile, il sorriso è importante. La partita di lunedì è qualcosa in più. Uno stimolo importante è pensare quando eravamo a Pescara. C'era un ambiente triste. Al di là del gioco e della prestazione, dobbiamo cercare di dare il massimo perché giochiamo in casa e abbiamo la responsabilità di venire fuori da una situazione che non ci appartiene. Questo si può fare attraverso la concentrazione. Il Perugia sarà arrabbiato perché non avrà modo di passare il Natale con le famiglie, mentre noi giocheremo in casa».

Cannavaro è tornato anche sulla prestazione della squadra al Braglia: «A Modena mi aspettavo più continuità durante la partita. Per dieci minuti abbiamo avuto la personalità di provare ciò che facciamo, non ci era andata male. Con questo sistema c'è da correre, bisogna avere il controllo della partita e il predominio sulla squadra avversaria. Dobbiamo migliorare. Il fatto che giochiamo in casa dovrà servirci per avere la forza e la personalità per giocare a centrocampo, oltre a servire i nostri trequartisti. Dobbiamo capire che nel calcio ci vuole personalità.

Le ultime due partite, vuoi perché siamo andati in vantaggio, abbiamo più pensato a controllare che a proporre un gioco offensivo. Nelle altre partite, quando eravamo sotto, c'è stato un buon calcio. Di certo non voglio andare sotto per vedere un buon calcio». 

Il trainer ha confermato la volontà di proseguire col modulo ad albero di Natale: «Un allenatore a volte deve fare ciò che piace ai calciatori. Il fatto di cambiare sistema di gioco a me piace, fa capire che a disposizione ci sono calciatori intelligenti. È anche vero che a volte vorresti osare un po' di più. A me piace osare e sviluppare determinate situazioni, per le assenze non lo abbiamo fatto. Il calcio è bello per questo. A volte abbiamo giocato bene senza portare punti, mentre nelle ultime due c'è stato un passo indietro ma sono arrivati punti. La ricetta perfetta nel calcio non c'è, l'obiettivo è vincere le partite proponendo, se possibile, un gioco importante. Il 4-3-2-1 è un sistema di gioco che mi permette di avere sostanza a centrocampo, calciatori bravi nell'inserimento e centrocampisti bravi a fare gol. Non è il mio sistema preferito, ma alla fine è il campo che ci darà le risposte».

Cannavaro si è detto soddisfatto per un’infermeria, finalmente, quasi vuota: «Erano tutti sul campo oggi, era da tempo che non li vedevo. Leverbe e La Gumina stanno bene, così come Forte e Farias. I risultati del lavoro fatto con i fisioterapisti cominciano a vedersi, probabilmente li porterò tutti con me. Forte è disponibile, l'ho preservato in settimana a causa di un problemino al tendine. Veseli e Viviani sono calciatori che iniziano a stare bene. Gli altri alternano settimane più intense ad altre meno, ma ci sta. Adesso bisogna rimetterli in condizione per fargli fare novanta minuti. Ciano vorrei inserirlo nel secondo tempo. L'idea è quello di dargli minutaggio perché è reduce da un infortunio serio. È importante la gestione, sono calciatori importanti ma che vengono da una condizione atletica non ottimale». 

L’allenatore si è soffermato anche sull’impiego dei singoli: «Ho messo Acampora sulla trequarti, poiché in quel momento avevo bisogno di maggiore sostanza a centrocampo. Acampora è bravo nel giocare tra le linee, mentre a Improta piace andare in fascia. Ho visto che stavamo soffrendo e ho cambiato. Ho calciatori intelligenti, questo per un allenatore è tanta roba. Karic mi è piaciuto. A Parma è stato uno di quelli che ha corso di più. È un calciatore che passa inosservato, si fa vedere poco, ma dopo lo senti».

A breve sarà già tempo di mercato: «Sono concentrato su ciò che ho a disposizione – ha concluso Cannavaro - L'obiettivo è avere tutti a disposizione, poi c'è la fortuna che la società ha sempre dimostrato di effettuare le operazioni nel momento del bisogno. Preferisco avere calciatori già pronti sul mercato, altrimenti ci sarebbe un lavoro extra come successo negli scorsi mesi».

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