Benvento, via libera al ritiro-talismano

Nuovo romitaggio estivo nella Capitale

Benvento, via libera al ritiro-talismano
di Luigi Trusio
Giovedì 1 Giugno 2023, 08:47
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Chiusi gli accordi con direttore tecnico e allenatore, per il Benevento - che sta bruciando le tappe in vista del prossimo campionato di terza serie - è ora di passare alla fase due. Il club giallorosso ha già individuato la sede del ritiro pre-campionato: si tratta di un ritorno, perché i giallorossi andranno al «Mancini Park Hotel», dove la squadra è già stata per ben 8 volte (ma solo in due di queste, entrambe fortunate, ha svolto il romitaggio vero e proprio) e che rappresenta una sorta di talismano.

La prima occasione risale al precampionato 2015/16, ovvero nell'ultimo anno di C con Gaetano Auteri al timone e la conseguente prima, storica promozione tra i cadetti con il primo posto finale nel girone B. Stesso discorso l'anno successivo (2016/17) all'esordio in B con Baroni allenatore: anche in quella circostanza il torneo culminò con il salto in A, attraverso i playoff. Al «Mancini», però, il Benevento si è recato altre volte, la prima delle quali il 10 maggio del 2015 come preparazione ai playoff con il Como (fu quello in assoluto il battesimo con Landaida e Cinelli in panchina).

I giallorossi tornarono nella Capitale dal 7 al 13 gennaio 2017 approfittando della sosta e del fatto che il Sannio fu colpito da una abbondante nevicata, sempre con Baroni nell'anno della prima B. Ritiro punitivo, invece, sempre a Roma il 27 settembre 2017, dopo 6 sconfitte consecutive al debutto in massima serie: i giallorossi ci rimasero per 15 giorni, approfittando della sosta, per preparare la gara interna con l'Inter (dopo quella rientrarono in ritiro) e quella successiva esterna con il Verona.

Altra visita al «Mancini» a metà gennaio del 2020 per approfittare di un'altra pausa del torneo, con la squadra di Inzaghi al comando in cadetteria (in quel periodo i giallorossi ricevettero le visite di Simone Inzaghi e Francesco Totti) per effettuare un richiamo di preparazione. Si rientrò nell'eremo capitolino sempre con Inzaghi, in A, a metà marzo del 2021, per compattarsi dopo una sfilza di risultati negativi. Per concludere, senza sortire grandi effetti, il Benevento si è riaffacciato al «Mancini» su espressa richiesta di Fabio Cannavaro per una settimana di lavoro dai primi giorni del 2023 (partenza il 4 gennaio) fino all'11 gennaio per predisporsi al match col Cosenza del successivo 15 gennaio. Ricapitolando, il club sannita è ormai un habitué dell'albergo situato in una zona residenziale della periferia Sud di Roma. Una scelta di cuore, ma anche di comodità. E un po' di scaramanzia non guasta. La struttura, un complesso sportivo alberghiero sulla Pontina di proprietà di Umberto Mancini e della sua famiglia, che si snoda su una superficie di duemila metri quadrati, è dotata di tre campi da calcio in erba, regolamentari e in ottime condizioni, due palestre super attrezzate, due ampie piscine, una sala congressi di 100 metri quadri, un parco dove si respira aria salubre. La partenza è fissata per il 24 luglio e il rientro per il 12 agosto, considerato che lo scorso anno il campionato di C è cominciato ai primi di settembre. Il raduno in città il 17 luglio per le visite mediche.

Nel frattempo è stata rinviata a data da destinarsi la conferenza di presentazione di Matteo Andreoletti, in attesa di depositare il contratto preliminare sottoscritto dal tecnico, che dovrebbe avvenire nella giornata odierna. Carli e Andreoletti per il weekend lungo faranno ritorno nelle rispettive città d'origine per poi rientrare nel Sannio a partire da lunedì. Il Benevento, intanto, comincia a scandagliare il mercato per piazzare qualche colpo in anticipo. Ancora prematuro parlare di operazioni vere e proprie, ma sotto la lente di ingrandimento del club sarebbero finiti due attaccanti che hanno fatto molto bene nel girone C della terza serie nella stagione corrente, ovvero il 29enne Giancarlo Malcore dell'Audax Cerignola (15 reti) e il 32enne Cosimo Patierno del Francavilla (19 sigilli), quest'ultimo approdato nei professionisti in età molto avanzata, dopo aver segnato gol a grappoli nelle categorie inferiori e dilettantistiche.
 

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