Benevento, Cannavaro: «Noi puniti da episodi»

Arrivati Pettinari e Tosca, ma il trainer si aspetta qualcos'altro

Il team del Cannavaro
Il team del Cannavaro
di Oreste Tretola
Lunedì 30 Gennaio 2023, 09:02 - Ultimo agg. 09:05
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Ancora una volta è stato un episodio a condannare il Benevento. La prestazione dei giallorossi contro la capolista Frosinone ha quasi rasentato la perfezione, ma non è bastata. Nel post partita, Fabio Cannavaro ha difeso i giocatori, sottolineando (per la terza partita di fila) però la necessità di fare di più in termini di attenzione e concentrazione. «Da quando sono arrivato la prestazione non è mai mancata ha esordito il tecnico -. Paghiamo a caro prezzo alcuni episodi, non riesco neanche a definirle disattenzioni. Siamo venuti a fare la partita e a creare problemi alla capolista, abbiamo anche saputo gestire il match e soffrire in alcuni momenti. Non è facile giocare qui come abbiamo fatto noi. Il Frosinone è una squadra aggressiva senza palla e lascia pochi spazi. In casa ha preso solo tre gol ma noi li abbiamo messi in difficoltà».

A suo avviso, inoltre, «a volte Tello e Acampora si abbassavano troppo e lasciavano gli attaccanti soli in mezzo a quattro difensori.

Abbiamo impostato con due centrocampisti e alternato giocate corte e lunghe. El Kaouakibi si è creato un'occasione, dopo settanta metri palla al piede può starci che arrivi poco lucido davanti al portiere. In altre situazioni - ha aggiunto - avremmo dovuto avere meno fretta e più lucidità, dovevamo essere più precisi anche nei cross. L'episodio del rigore non mi è chiarissimo, forse serviva un controllo in più. Vedo una squadra che fa le cose giuste, ma non fa punti ed è questo il rammarico. Dobbiamo triplicare attenzione e lavoro e curare i particolari. Solo così possiamo venire fuori da questa situazione».

Il Pallone d'oro ha anche ribadito: «C'è tanta rabbia, i ragazzi non sono superficiali. Abbiamo giocato con le prime della classifica e io la differenza non l'ho vista. Dobbiamo migliorare negli ultimi metri, essere più precisi e avere più fame. I ragazzi sanno che chi non dà il massimo con me non gioca. Ma questo massimo non basta più e va aumentato. La difficoltà, per me ora, è far capire al gruppo che siamo, al di là dei risultati, comunque sulla strada giusta». Da due partite, ormai, l'allenatore ha messo in soffitta la difesa a quattro: «Non voglio ricambiare modulo, continueremo col 3-5-2, mandando ogni volta in campo i migliori ha precisato Cannavaro -. Pettinari e Simy hanno fatto una buona partita. Simy andava rimesso a posto, ora sta meglio e troverà minutaggio. Pettinari è un ragazzo intelligente, si è inserito bene nel contesto».


Cannavaro si è poi già proiettato al match di sabato prossimo. La classifica dice che, col Venezia, sarà uno scontro diretto. I lagunari (penultimi) hanno due soli punti in meno dei sanniti, che ora occupano il quartultimo posto: «Col Frosinone era una partita importante ma sabato col Venezia sarà una finale. Le altre finali, contro Perugia e Palermo ad esempio, le abbiamo perse. Dobbiamo affrontare queste partite in maniera molto seria e capire che in casa non possiamo concedere più nulla. L'annata è particolare e dobbiamo uscire da questa situazione. Chi verrà allo stadio dovrà starci vicino, ma non posso pensare a una eventuale contestazione. Non so se recupereremo Letizia, Leverbe ha avuto un problema nel pre-partita».

Domani sera si chiuderà anche la sessione invernale di calciomercato. Sono arrivati Pettinari e Tosca, ma il trainer si aspetta qualcos'altro: «Non so chi arriverà in questi ultimi giorni. La società sta lavorando e so che se si potrà fare qualcosa per migliorare lo farà. Io però devo lavorare con chi ho, tirando fuori il meglio senza pensare agli assenti o al mercato ha concluso il tecnico -. Sabato Tosca era al campo, abbiamo parlato e mi ha fatto sentire grande voglia. Ci aiuterà con palleggio, attenzione e cattiveria. Non penso ci saranno due uscite a sinistra, anche se abbiamo Letizia che può giocare lì e Improta a destra, ma poi saremmo troppo corti».

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