La terza sconfitta consecutiva in campionato ha innescato il ribaltone tecnico e dirigenziale. Il presidente Oreste Vigorito ha riflettuto, neanche troppo a lungo, prima di prendere una decisione. L'annuncio del club giallorosso è arrivato intorno alle 18 di ieri. In una nota, infatti, la società ha comunicato di aver sollevato dall'incarico allenatore e direttore sportivo, ai quali è stato rivolto un ringraziamento per il lavoro svolto e un in bocca al lupo per il prosieguo della carriera: «Il Benevento Calcio comunica di aver sollevato Fabio Cannavaro dal suo incarico di allenatore della prima squadra - si legge nella nota -. Contestualmente sono stati esonerati il vice allenatore Paolo Cannavaro e il direttore sportivo Pasquale Foggia».
Al fischio finale, l'aria intorno alla squadra è diventata subito pesante. Dopo aver indetto il silenzio stampa, è iniziato il tempo delle riflessioni e dei confronti nei meandri del Vigorito. A fine gara il patron, visibilmente amareggiato, è stato invitato da alcuni tifosi in tribuna a prendere decisioni drastiche. Vigorito si è poi recato nella zona spogliatoi, dove ha avuto un primo confronto con il direttore sportivo Pasquale Foggia, bersagliato dai cori della tifoseria e visibilmente provato.
Ma non solo. Il Benevento targato Cannavaro non è mai riuscito a invertire il trend casalingo (una sola vittoria in otto match tra le mura amiche), trasformando il Vigorito in terra di conquista, e ha mostrato cronici problemi offensivi (sedici gol in diciassette partite), fragilità mentale e nessuna trama di gioco sensata. Il diesse Foggia, invece, che lascia il club dopo 6 anni (fu nominato responsabile del settore giovanile nel 2017 e promosso direttore sportivo nell'anno successivo) ha pagato la scelta di portare in panchina l'ex capitano della Nazionale e molti acquisti non convincenti in sede di mercato, soprattutto estivo, che non hanno dato quanto ci si aspettava in termini tecnici e di leadership. Una riunione voluta anche per mettere i calciatori di fronte alle loro responsabilità: la squadra andrà in ritiro per preparare la delicata sfida di sabato a Cagliari. Le porte dello spogliatoio si sono riaperte intorno alle 17.25, quando sono iniziati a uscire i primi calciatori per raggiungere le rispettive compagne che li aspettavano nei pressi della zona stampa e nell'area parcheggio. Bocche cucite e musi lunghi. Alle 17.36 anche il massimo dirigente ha lasciato lo stadio a bordo del suo suv. Dopo di lui Fabio Cannavaro, in compagnia del fratello Paolo. Tra gli ultimi ad andare via Pasquale Foggia. La squadra è stata affidata, ad interim, al tecnico della Primavera Gennaro Scarlato, che dirigerà i prossimi allenamenti. Per Vigorito, inevitabilmente, inizieranno giorni di profonda riflessione per evitare lo spettro della serie C.
«Ho seguito la partita da casa e sono molto dispiaciuto - le parole del primo cittadino Clemente Mastella -. Speriamo di riuscire a riprenderci e a risalire. La classica è per fortuna ancora corta e si possono recuperare punti. Mi dispiace per l'esonero di Fabio, che è un amico, ma non entro nel merito. La società ha ritenuto opportuno operare questa scelta».