Il Benevento di Filippo Inzaghi è una della più belle sorprese della serie A. Il sistema di gioco è il 4-2-3-1: in porta Montipò si sta ben disimpegnando facendo spesso la differenza con le sue parate. Il leader difensivo è Glik, difensore polacco, ex Torino, che però sarà squalificato nella sfida del Maradona. I due difensori centrali saranno Tuia e Caldirola, molto affidabili soprattutto nel gioco aereo per i tempi giusti degli interventi. I due terzini sono Depaoli e Barba che hanno assimilato al meglio le chisuure difensive e assicurano al momento giusto anche una buona spinta sulla fascia.
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Il playmaker è Schiattarella, il regista del Benevento, l'elemento intorno a cui gira tutta la squadra: bravo a giocare corto o lungo, al giro palla in orizzontale e alla verticalizzazione improvvisa per le punte.
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La punta centrale è Lapadula, attaccante importante non solo per i gol ma soprattutto per la partecipazione alla manovra e la sua capacità di far inserire al meglio i due trequartisti Ionita e Caprari che giocano in appoggio a Lapaadula e riescono ad accendere il Benevento in fase offensiva grazie alle loro qualità tecniche. La squadra di Inzaghi riesce sempre a creare molte occasioni da gol nelle partite e fa della forza offensiva una delle sue migliori qualità.