Era la prima volta che Parma e Benevento si affrontavano nella loro storia: ebbene il match del Tardini non sarà certo da ricordare se non per questa statistica. La formazione di Liverani e quella di Inzaghi si dividono la posta, senza segnare gol, con pochissime occasioni, con ancora meno emozioni. A parziale giustificazione le assenze, otto nelle fila del Parma, sei nei campani ma chi ha vinto sul terreno del Tardini, reso pesantissimo dalla pioggia, è stata la paura. Nessuna delle due squadre voleva perdere e così poche incursioni in avanti e di conseguenza contropiedi degni di questo nome. E pensare che il Parma veniva dal successo convincente a Marassi con il Genoa, il Benevento nientemeno che dal pareggio con la Juventus e la vittoria con la Fiorentina fuori casa. Lecito ipotizzare una partita diversa. Ipotesi tramontata fin dai primi minuti di gioco con un ritmo lento lento con poche, pochissime fiammate.
Racimolare qualche occasione gol degna di questa nome è così impresa ardua. Al 4’ ci prova Lapadula, Sepe a terra non ha problemi a fermare la conclusione. Al quarto d'ora, sul fronte opposto, Cornelius appoggia per Gervinho ma l'ivoriano, tradito dal rimbalzo del pallone, mette altissimo.