Mancini: «Il Qatar? Ci sto male da marzo, ma guardiamo avanti. Confido in Zaniolo, Chiesa c'è ma non dall'inizio»

Mancini: «Il Qatar? Ci sto male da marzo, ma guardiamo avanti. Confido in Zaniolo, Chiesa c'è ma non dall'inizio»
di Alessandro Angeloni
Martedì 15 Novembre 2022, 19:43 - Ultimo agg. 20:00
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La conferenza stampa di Roberto Mancini alla vigilia di Albania-Italia. Per gli azzurri è "solo" un'amichevole piena di rabbia. Le altre sono impegnate nella preparazione per il Mondiale in Qatar, la sua Nazionale alle prese con una ricostruzione complessa. Stasera a Tirana, spazio agli esperimenti, senza pensare al Mondiale, il secondo, mancato. C'è Zaniolo, sono tornati Chiesa e Verratti, con loro una piccola banda di giovanotti alla prima convocazione, Miretti, Fagioli e Pafundi. Si gioca a Tirana, dove Zaniolo lo scorso maggio ha segnato la rete decisiva in finale di Conference con il Feyenoord. 

Ecco le parole del Ct, con il suo rimpianto per non partecipare al Mondiale. "E' da marzo che la vivo abbastanza male. Meritavamo di andare, ma purtroppo abbiamo sbagliato le occasioni a disposizione. Il calcio è anche questo, dopo una grande soddisfazione è arrivata una grande delusione e ora non possiamo più fare nulla. Una Coppa del Mondo senza l'Italia è diversa, dobbiamo lavorare nel modo giusto per fare in modo che non riaccada".

"Sarà un mese difficile. Ed è  appena iniziato. Proviamo amarezza, ma le partite vanno giocate, ci sono cose da vedere e valutare. Ci sono aspetti che potranno tornarci utili da marzo in poi. Possiamo provare ragazzi nuovi e qualcosa sugli schemi".

Nazionale va amata di più?
"Durante il campionato può esserci qualche giocatore più affaticato, è normale. Ora stiamo ricostruendo e penso che i ragazzi siano consapevoli dell'importanza della Nazionale".

Tornano Chiesa e Zaniolo, Kean non convocato.
"Ci fa piacere che Federico sia tornato. Deve ritrovare la condizione ma sta bene. Zaniolo per noi è una risorsa importante, può darci tanto e migliorerà sotto tutti i punti di vista. E' un ragazzo giovane e può migliorare. Kean è stato con noi tante volte, se continuerà a segnare e a fare bene lo richiameremo".

Perché ci tiene alla gara con l'Albania.
"Perché è alla base dello sport. Speriamo di disputare una bella partita e poi vedremo come andrà".

L'Italia da un punto di vista tattico.
"Zaniolo per le qualità che ha e per il giocatore che conosco io la mezzala può essere una buona posizione, ma lui gioca spesso anche da esterno d'attacco e può fare anche quel ruolo lì. Per quanto riguarda i sistemi non so quale sia il migliore, noi nelle ultime due abbiamo cambiato un po' per vedere se poteva darci dei vantaggi. I nostri giocatori possono giocare più moduli".


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Italia, Mancini: "Per noi sarà un mese difficile. Meritavamo di andare al Mondiale"

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OGGI ALLE 19:53SERIE A
di RAIMONDO DE MAGISTRIS  @RAIMONDODM
fonte Dal nostro inviato all'Air Albanian Stadium, Tirana
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19.22 - Avrà inizio tra pochi minuti la conferenza stampa di Roberto Mancini. Il ct dell'Italia presenterà il match amichevoli di domani contro l'Albania.

19.25 - Ha inizio la conferenza stampa: "Sarà un mese difficile... è appena iniziato.

Nell'amarezza che possiamo provare noi in questo momento le partite vanno giocate, ci sono cose da vedere e valutare. Ci sono aspetti che potranno tornarci utili da marzo in poi, anche se non ha alcun valore. Possiamo provare ragazzi nuovi e qualcosa sugli schemi".

Tornano Chiesa e Zaniolo, perché Kean non è stato convocato?
"Ci fa piacere che Federico sia tornato. Deve ritrovare la condizione ma sta bene. Zaniolo per noi è una risorsa importante, può darci tanto e migliorerà sotto tutti i punti di vista. E' un ragazzo giovane e quando si è giovani si migliora sempre. Kean è stato con noi tante volte, se continuerà a segnare e a fare bene lo richiameremo".

Perché ci tiene alla gara di domani?
"Perché è alla base dello sport. Siamo venuti per disputare una buona partita e sappiamo che l'Albania non è così debole. Speriamo di disputare una bella partita e poi vedremo come andrà".

Chi ti colpisce di più tra gli albanesi che giocano in Serie A?
"Sono tutti bravi, altrimenti non giocherebbero in Serie A. Sono tutti giocatori bravi".

In questi giorni cosa ha provato?
"E' da marzo che la vivo abbastanza male. Meritavamo di andare al Mondiale, ma purtroppo abbiamo sbagliato le occasioni a disposizione. Il calcio è anche questo, dopo una grande soddisfazione è arrivata una grande delusione e ora non possiamo più fare nulla. Una Coppa del Mondo senza l'Italia è diversa, dobbiamo lavorare nel modo giusto per fare in modo che non riaccada".

Domani possiamo aspettarci qualcosa di diverso dal punto di vista tattico?
"Zaniolo per le qualità che ha e per il giocatore che conosco può fare la mezzala, ma lui gioca spesso anche da esterno d'attacco e può fare anche quel ruolo lì. Per quanto riguarda i sistemi non so quale sia il migliore, noi nelle ultime due gare abbiamo cambiato un po' per vedere se poteva darci dei vantaggi. I nostri giocatori possono giocare più moduli. In mezzo al campo possiamo giocare a due e a tre..."

La Nazionale va amata di più, hai avvertito un po' meno senso di appartenenza?
"Durante il campionato può esserci qualche giocatore più affaticato, è normale. Ora stiamo ricostruendo e penso che i ragazzi siano consapevoli dell'importanza della Nazionale".

Chiesa dal primo minuto?
"Domani non parte dall'inizio. Ha bisogno di tempo prima di ritrovare la condizione, poi vediamo in questi 4-5 giorni come andrà. Eventualmente domenica, ma per ora non può giocare una partita".

Cosa sa dell'Albania?
"La conosco abbastanza, in tanti giocano in Italia. L'ultima volta che sono venuto qui giocavo in Under 21... Li conosco abbastanza bene".

Ha provato il 3-4-3
"Non credo la difesa a tre o quattro sia una discriminante. Sono prove che in futuro potranno tornarci utili".

Perché Pafundi?
"L'ho convocato perché fa il giocatore... Lo seguiamo da diversi anni, già dalle nazionali, ha grandi qualità. Pensiamo possa essere un grande giocatore in futuro, è giovane. Un po' come Zaniolo: è venuto da noi che non lo conosceva nessuno, ma tre mesi dopo era un altro giocatore. Volevamo tenerlo con noi per conoscerlo meglio".

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