Algarve Cup, l'Italia batte 3-0 la Nuova Zelanda e conquista la finale

Algarve Cup, l'Italia batte 3-0 la Nuova Zelanda e conquista la finale
di Giuseppe Mustica
Domenica 8 Marzo 2020, 00:29 - Ultimo agg. 00:35
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Un’Italia bellissima. Completamente diversa da quella che ha battuto il Portogallo. Un’Italia che conquista la finale di Algarve Cup dodici anni dopo l’ultima apparizione alla manifestazione. Le azzurre di Milena Bertolini liquidano 3-0 la pratica Nuova Zelanda con le reti di Girelli, Bonansea e Tarenzi, e si contenderanno il trofeo contro la Germania mercoledì prossimo. Si sono riviste in campo le “ragazze mondiali”, quelle in grado di giocare con velocità, con idee. Una nazionale che ha recepito gli errori commessi nei quarti e che ne ha fatto tesoro. Bertolini ha indovinato tutte le scelte. In porta ha optato per Schroffenegger, decisiva con il rigore respinto a White alla fine del primo tempo. Ha inserito Bartoli dall’inizio e ha dato fiducia a Mascarello in mezzo al campo. Il 4-3-3 con il quale si sono presentate le azzurre in campo è stato completato da Tarenzi in attacco. I cambi – oltre quello di Linari in difesa – si sono rivelati decisivi.  E adesso con la Germania nessuna paura. 
 
GIRELLI SEMPRE IN GOL, SCHROFFENEGGER CI MANDA AL RIPOSO IN VANTAGGIO
 
Come detto le azzurre partono forte. Le azioni si sviluppano a destra con Guagni e Tarenzi che riescono sempre a creare la superiorità numerica. Da quella parte l’Italia ha vita facile. Attacca con velocità e arriva sul fondo. E proprio da un cross pennellato da Guagni che Leat, il portiere neozelandese, esce a vuoto. La palla rimane lì con Cristiana Girelli che deve solo appoggiare in rete. Il vantaggio è la normale conseguenza di quello visto in campo. E le azzurre cercano subito di chiudere la partita. Ci vanno vicine con una deviazione di Stott che per poco non beffa Leat. All’ultimo minuto del primo tempo, su uno dei pochi attacchi della Nuova Zelanda, Guagni entra in scivolata all’interno dell’area e sullo slancio colpisce con la mano. Rigore netto che Schroffenegger riesce a respingere ipnotizzando White. 
 
BONANSEA E TARENZI CHIUDONO LA SIFDA
 
È Sara Gama, a inizio ripresa, ad avere sul piede la palla del 2-0. Ma la sua conclusione si stampa sul palo e sulla respinta la difesa neozelandese si salva. L’Italia non abbassa i ritmi. E continua a macinare gioco, muovendo il pallone con velocità da sinistra verso destra, dove poi riesce ad affondare il colpo. Al 56’ arriva il meritato raddoppio. Girelli si gira e pesca in area Bonansea: esterno destro al volo e 2-0. Passano pochi minuti e Guagni – prova maestosa – mette dentro un pallone basso. Velo di Bonansea e Tarenzi in corsa non ha difficolta battere Leat. E’ il gol che manda in archivio la partita e permette alle azzurre di gestire con facilità gli ultimi minuti. Mercoledì, contro la squadra seconda nel ranking mondiale, ci giocheremo il trofeo. 
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