Allegri si conferma alla Juve: «Resto al 100%. Questa è la mia scelta, ma non decido io per gli altri. Sento la fiducia della società»

L’allenatore bianconero non ha dubbi sul suo futuro

Allegri si conferma alla Juve: «Resto al 100%. Questa è la mia scelta, ma non decido io per gli altri. Sento la fiducia della società»
Allegri si conferma alla Juve: «Resto al 100%. Questa è la mia scelta, ma non decido io per gli altri. Sento la fiducia della società»
di Alberto Mauro
Domenica 21 Maggio 2023, 12:57 - Ultimo agg. 22 Maggio, 12:32
4 Minuti di Lettura

TORINO «Ho un contratto di due anni e rimango al 100%, questa è la mia scelta. Poi io decido su di me, non sugli altri». Max Allegri non molla il timone, nelle acque agitate di una Juventus fuori dall’Europa e in attesa della sentenza della Corte federale d’Appello di domani. L’allenatore bianconero non ha dubbi sul suo futuro, che sarà deciso nei consueti confronti di fine stagione con la dirigenza da qui a fine stagione. «Posso solamente confermare la mia scelta, poi il resto vedremo. Dobbiamo essere concentrati sul finale di stagione, poi vedremo se la Juve parteciperà o meno alle coppe, la dirigenza farà le sue valutazioni. Noi sul campo dobbiamo fare quello che ci è stato chiesto di fare, ossia portare la Juventus tra le prime 4 per giocare la Champions l’anno prossimo. Poi sul resto non so cosa può succedere. Io sento la fiducia della società. Dispiace non essere andati in finale di Europa League e Coppa Italia però momentaneamente se non facciamo casino, siamo secondi in classifica».

Siviglia-Juventus 2-1, Suso e Lamela eliminano i bianconeri. Spagnoli in finale contro la Roma

DIALOGO «Con la proprietà ho parlato, ho espresso i miei pensieri come faccio sempre tutti gli anni a fine stagione.

Quotidianamente mi confronto con Calvo e Scanavino, ma in questo momento parlare del futuro non ha senso perché abbiamo ancora tre partite importanti. Sul campo dobbiamo lasciare la Juventus nelle prime 4 posizioni che varrebbero la Champions. Quello che succede fuori non possiamo deciderlo, dobbiamo solamente aspettare quello che decidono gli altri. Sotto questo aspetto non ha senso parlare del futuro, mancano 15 giorni a fine stagione e dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare ora. Le parole dell’ingegnere Elkann mi han fatto piacere. Faccio parte di un’azienda, quando mi dicono che sono aziendalista mi fanno solo che complimenti. Da allenatore sei anche responsabile dell’area sportiva insieme alla società».

MALUMORI «Serve una reazione dopo la sconfitta e l’eliminazione dall’Europa League in semifinale. Szczesny dopo il Siviglia ha parlato di atteggiamento nostro remissivo? Quando si giocano le partite dopo bisognerebbe stare zitti. A caldo si possono dire cose inesatte. C’è una componente emotiva forte. La squadra a Siviglia ha fatto tutto nel migliore dei modi, potevamo evitare il gol ma sono cose che capitano. Non c’è da spiegare niente. Io non so le parole esatte di Szczesny, poi non conoscendo bene l’italiano ha sbagliato forse l’uso dei termini. Cuadrado ha fatto una battuta. Un allenatore deve giocare a seconda delle caratteristiche dei propri giocatori. Si poteva fare meglio o peggio. È stata un’annata difficile, ma non parliamo al passato perché non è ancora finita. Tra 15 giorni poi la società farà le proprie valutazioni e le proprie scelte».

NUOVE PENALIZZAZIONI «In questo momento non ci ho neanche pensato. L’unica cosa a cui ho pensato è che domani dobbiamo andare ad Empoli per tornare alla vittoria e togliere le scorie della partita di giovedì a Siviglia. Matematicamente ci servono 3 punti per essere dentro le prime 4, al netto di quello che succede fuori. Questo è quello che dobbiamo fare, su quello che succede fuori non possiamo farci niente. Psicologicamente cambia? Dobbiamo essere forti, lo siamo stati tutti l’anno e bisogna esserlo ancora di più in questi ultimi 15 giorni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA