I gesti spesso tradiscono le emozioni, e negli ultimi tempi Allegri è sembrato più sotto pressione. Il battibecco ai microfoni di Sky Sport preceduto all’alterco a bordocampo con un tifoso in tribuna evidenziano un nervosismo figlio del momento complicatissimo, con futuro ancora tutto da definire. Lo Spezia diventa scontro fondamentale per la rimonta in classifica, ma il vero scoglio sarà il ritorno a Nantes: dopo l’eliminazione ai gironi di Champions League la Juve non può più permettersi passi falsi in Europa. Turnover ragionato in Liguria senza Chiesa (affaticato), per presentarsi al meglio in Francia.
NERVOSISMO «Posso essere criticato su tante cose, ma sui dati di fatto non bisogna parlare, i numeri sono quelli.
OBIETTIVI «In campionato dobbiamo fare una scalata importante indipendentemente da cosa succede fuori. In Europa partite facili non ce ne sono. Andremo a Nantes per fare la partita giusta che ci consenta di passare il turno e ne abbiamo le possibilità. Poi siamo in semifinale di Coppa Italia e anche lì vedremo. Bisogna migliorare le prestazioni all’interno della partita, dopo l’1-0 abbiamo rallentato il gioco contro il Nantes, la circolazione della palla è stata molto lenta, invece di essere più convinti nel cercare il secondo gol. Abbiamo preso gol nell’unica volta in cui sono venuti avanti e alla prima occasione ci hanno punito. L’Europa League non è compromessa, dobbiamo alzare la percentuale realizzativa delle occasioni che stiamo producendo».
CHIESA OUT «Domani non sarà disponibile Chiesa, era molto affaticato e molto stanco dopo due partite in quattro giorni. Giocheranno Perin, Kean e Rugani titolari. L’obiettivo è raggiungere prima possibile Torino e Udinese in classifica. Andiamo su un campo difficile contro una squadra che crea molto, servirà grande attenzione, determinazione e tecnica».
NONNO MAX «È stata una situazione strana, ieri sono andato a trovare mia figlia ed è una situazione strana. Stanno tutti e due bene, anche il nipotino e sono molto contento».
CORTO MUSO «Spero di vincere 3-0. A Salerno ho detto ai ragazzi di cercare di vincere con tre gol di scarto. Ora che sono nonno vorrei veder crescere mio nipote, se tutte le partite finiscono 1-0... Ieri sono andato da mio nipote e su un foglio sopra di lui c'era scritto 'Nonno mi raccomando non 1-0'. Ha capito subito - scherza Max -, è sveglio».
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