Serie A, panchine girevoli:
Inzaghi all'Inter, Miha alla Lazio

Serie A, panchine girevoli: Inzaghi all'Inter, Miha alla Lazio
di Roberto Ventre
Venerdì 28 Maggio 2021, 07:00 - Ultimo agg. 19:10
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Prosegue il valzer delle panchine, il mosaico degli allenatori delle big di serie A si compone giorno dopo giorno. Giornata caldissima quella di ieri: Allegri dice sì alla Juve, tornerà dopo due anni sulla panchina bianconera e sostituirà Pirlo. Simone Inzaghi dice sì all'Inter, un cambio di scenario improvviso dopo l'accordo verbale che il tecnico piacentino aveva raggiunto martedì sera a cena con Lotito per il rinnovo con la Lazio: sarà lui il sostituto di Conte sulla panchina nerazzurra. 

Tutto fatto per Allegri alla Juve: raggiunto l'accordo dal tecnico livornese per tornare sulla panchina bianconera dopo due anni, un contratto triennale con opzione per il quarto anno da nove milioni a stagione. Il club bianconero ha così deciso di chiudere l'esperienza con Andrea Pirlo (che aveva un contratto fino al 2022) dopo un solo anno alla guida della squadra e i successi in Supercoppa e Coppa Italia, oltre alla qualificazione in Champions League: il campione del mondo con l'Italia nel 2006 potrebbe finire al Sassuolo in sostituzione di De Zerbi passato allo Shakhtar. Battuta la concorrenza di Inter e Real Madrid (contatti c'erano stati anche con il Napoli), la Juve era in vantaggio nella corsa su Allegri ed è riuscita a chiudere il cerchio, ormai si attende sola la firma e l'ufficializzazione dell'affare. Nei suoi cinque anni sulla panchina bianconera aveva vinto cinque scudetti su cinque, quattro coppa Italia, due Supercoppa Italiane, raggiungendo due finali di Champions League perse con Barcellona e Real Madrid. E il tecnico livornese ha detto sì al progetto ambizioso della Juve che punterà a vincere lo scudetto, dopo il successo dell'Inter di questa stagione che ha rotto l'egemonia bianconera degli ultimi nove anni, e ad essere protagonista assoluta anche in Champions League. Un ritorno al passato con uno sguardo al futuro, i bianconeri ripartiranno da Massimiliano Allegri: ventiquattro mesi sabbatici e 741 giorni dopo l'annuncio del divorzio, il tecnico rientrerà nel quartier generale della Continassa. All'epoca ereditava una Juve vincente e reduce dai tre scudetti consecutivi targati Antonio Conte, ora ripartirà da un quarto posto e da un'eliminazione precoce dalla Champions agli ottavi di finale contro il Porto. E ricomincerà per provare a vincere sia in Italia che in Europa. 

Simone Inzaghi va all'Inter, ieri l'improvviso cambio di scenario con il tentativo del club nerazzurro andato a buon fine (incontro ieri in sede con il suo procuratore Tullio Tinti): martedì sera il tecnico, in scadenza di contratto al 30 giugno, si era incontrato con Lotito raggiungendo un accordo verbale per il rinnovo con la Lazio fino al 2024. Poi il colpo di scena all'ultima curva, un ribaltone nelle ultime ventiquattr'ore: Simone Inzaghi ha accettato un biennale con il club nerazzurro più o meno da 4 milioni a stagione (l'offerta della Lazio era di circa 2.5 milioni a stagione) e sarà lui l'erede di Conte che aveva dato il suo addio ai nerazzurri, avrà la possibilità di allenare la squadra campione d'Italia e potrà proseguire nel segno della continuità tattica, con lo stesso sistema di gioco, il 3-5-2. Lotito ieri si è sentito nuovamente con Simone Inzaghi ma il tentativo non è andato a buon fine con il tecnico che ancora non aveva sciolto i dubbi sul suo futuro e così c'è stata la clamorosa rottura: il presidente della Lazio deluso da tutta la situazione che si è venuta a creare con Simone Inzaghi (il tecnico dopo i cinque anni da calciatore, aveva cominciato l'avventura in biancoceleste da allenatore nel 2010 alla guida degli Allievi regionali facendo la scalata fino alla prima squadra con la quale è arrivato in totale a 251 panchine, record per il club). «Rispettiamo il ripensamento di un allenatore e, prima, di un giocatore che per lunghi anni ha legato il suo nome alla famiglia della Lazio e ai tanti successi biancocelesti», il comunicato sul sito biancoceleste per annunciare l'addio con Simone Inzaghi che non è citato nel testo. E così Lotito ha voltato pagina cominciando a lavorare per la scelta del nuovo allenatore e le piste calde possono portare a Sinisa Mihajlovic, ex bandiera della formazione biancoceleste e Mazzarri, ex allenatore del Napoli.

Il favorito sembra il tecnico del Bologna che conosce bene l'ambiente Lazio, da calciatore giocò sei anni e nel 2000 vinse lo scudetto. Simone Inzaghi ha salutato così la Lazio: «Con grande emozione voglio informarvi che il 30 giugno si concluderà la mia meravigliosa avventura con la Lazio. Ringrazio la società, il presidente, i giocatori e i tifosi che mi hanno accompagnato in questi splendidi 22 anni da giocatore e da allenatore. Abbiamo lottato e vinto insieme. Questi colori sono e resteranno per sempre nel mio cuore, il bianco e il celeste saranno per sempre parte della mia anima».

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