Atalanta, il derby del cuore di Gasp:
«Con Juric sarà grande battaglia»

Atalanta, il derby del cuore di Gasp: «Con Juric sarà grande battaglia»
Venerdì 6 Dicembre 2019, 15:40 - Ultimo agg. 16:20
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«Non penseremo mica di vincere facile contro il Verona che ha appena messo in difficoltà anche la Roma?». Gian Piero Gasperini chiama alle armi la sua Atalanta contro la squadra rivelazione del campionato: «Non è che risparmiandoci sabato avremmo più energie o vantaggi mercoledì in una gara da dentro o fuori in Champions League con lo Shakhtar - la premessa del tecnico -. Abbiamo avuto alcuni acciacchi in settimana, Kjaer (retto femorale, ndr), De Roon (ginocchio sinistro, ndr) e Gomez che si trascina una contusione da Brescia ma giovedì stava già meglio. L'avversario di turno non solo ha fatto 18 punti, ma raccolto apprezzamenti unanimi. Ricordiamo che è una neopromossa. Ha un gioco importante, mette in difficoltà chiunque». Allievo contro maestro, questo il tema della quindicesima giornata al Gewiss Stadium: «Ivan Juric è un allenatore affermato. Ho un rapporto forte con lui: ha giocato per me al Crotone e al Genoa, poi ha iniziato ad allenare con me come secondo dopo aver iniziato dalla Primavera - . Ricordo il suo campionato di B vinto a Crotone. A Verona, una bella realtà, sta trovando la fortuna che non ha trovato a Genova in prima squadra da responsabile tecnico».

Con il collega ci sono affetto, stima e similitudini tattiche: «Da calciatore aveva forza, entusiasmo e coraggio coinvolgenti. Ha sposato il mio credo calcistico, ma propone cose in proprio, secondo il suo carattere e la sua indole - sottolinea il Gasp -. Sono felice quando fa risultato, ma vi assicuro che domani non ci guarderemo troppo in faccia, uno cercherà di battere l'altro lottando per la propria causa: è il bello del calcio». Niente turnover, se non mirato, tipo Pasalic in mediana al posto di De Roon insieme a Freuler che a sua volta era partito dalla panchina nel derby di sabato scorso: «Non ci era ancora successa una doppietta in calendario con questa distanza di giorni, in campionato sabato e in coppa mercoledì.

In Italia dobbiamo cambiare marcia per restare attaccati al gruppetto di alta classifica: ci tengo tantissimo, da qui a Natale non tralasciamo niente». Il caso, da due settimane, si chiama Duvan Zapata: «Meglio chiedere ai medici. Ô a Siviglia a curarsi, il problema è la disparità di diagnosi. Se al secondo parere uno si sente dire che non è guarito, io posso solo aspettarne il rientro in gruppo». Martedì, dalle colonne di Estadio Deportivo, le lamentele di Arana, ma Gasperini non vuol farne un secondo caso interno: «Ô comprensibile che voglia trovare una situazione in cui sia impiegato di più. Da qui a gennaio, quindi al mercato di riparazione, non abbiamo proprio pensato a nulla. Pensiamo a giocare».

Infine, un appello a chi dovrà accollarsi buona parte delle responsabilità offensive: «Muriel ha fatto benissimo per un certo periodo, ora abbiamo bisogno della sua versione migliore.
Domani sarà l'undicesima partita senza Duvan, in alcune circostanze l'abbiamo pagato - chiude l'allenatore nerazzurro -. Adesso non ci sono più nazionali e rodaggi di mezzo, è un momento decisivo su due fronti. Con l'Hellas non so che partita sarà, ma sarà una battaglia per fare punti. Ne abbiamo già persi a casa nostra, domani non è il caso. Ci vuole la giusta determinazione». 
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