Bayern Monaco, un fiocco rosa nel trionfo di Lisbona. Ecco chi è la donna più potente del calcio tedesco

Bayern Monaco, un fiocco rosa nel trionfo di Lisbona. Ecco chi è la donna più potente del calcio tedesco
di Roberto Salvi
Lunedì 24 Agosto 2020, 10:51 - Ultimo agg. 12:32
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In un mondo, quello del calcio, governato solo da uomini, c’è una donna che ha fatto tanta di quella strada fino a diventare una delle figure più potenti del Bayern Monaco, fresco di vittoria in Champions, dopo l’1-0 rifilato al ricco Psg a Lisbona (1.300 milioni di euro spesi negli ultimi nove anni per non vincere mai in Europa). Stiamo parlando di Kathleen Krüger, nata nel 1985, che ufficialmente è la team manager della prima squadra del Bayern, ma sono in tanti a considerarla «das Mädchen für alles», ovvero la ragazza in grado di risolvere qualsiasi problema. E lo fa davvero. Tanto da essere ascoltata sempre da Pep Guardiola (e dal suo assistente, Domenec Torrent) nel triennio 2013-2016, quando il catalano era sulla panchina dei bavaresi. Non c’è nulla che nel club più titolato di Germania non venga deciso senza ascoltare il consiglio della Krüger. Tanto da essere l’unico elemento «esterno» presente nella chat ufficiale, su WhatsApp, dei giocatori del Bayern Monaco: «Sapete quante foto o frasi divertenti vengono inviate nel gruppo?», ha raccontato. Da quanto dicono in Germania, Gnabry, Alaba e Kimmich sono i calciatori che ricorrono più spesso ai suoi consigli. Anche su temi della propria vita privata. «È lei che tiene unita la squadra. Non importa con quali problemi possiamo andare da lei, lei c’è sempre», ha detto Muller in un’intervista rilasciata tempo fa alla Bild. La Kathleen ieri era in campo a Lisbona a festeggiare la Champions, così come aveva fatto nel 2013 a Londra dopo la vittoria in finale contro il Borussia Dortmund. Un doppio Triplete per Kathleen, così come è appena riuscito a giocatori come Neuer, Alaba, Boateng, Javi Martinez e Muller. Tutti la adorano. È stata capace di farsi spazio in un mondo maschilista. Un percorso, il suo, iniziato nel 2012, dopo aver detto addio al calcio (il karate l’altra sua passione). Prima giocava con FC Phoenix Schleibheim e per il FFC Wacker Monaco, per arrivare ne 2003 – a soli 18 anni – nelle giovani del Bayern Monaco femminile e approdare subito in prima squadra. La Krüger indossa la maglia dei bavaresi fino al 2009, totalizzando appena 33 presenze in campionato (un solo gol, il 7 febbraio 2006 nel 6-0 rifilato al FSV Francoforte). Poi l’addio: «Ho lasciato perché, a quel tempo, c’era soltanto un rimborso spese per l’enorme sforzo in campo. Quindi, oltre a giocare, tutte noi abbiamo lavorato o studiato». Lei si laurea in management internazionale e da qui la chiamata del Bayern Monaco, inaspettata. Un sogno che si realizza. Fino a conquistare la fiducia di tutti ed essere ascoltata con i suoi consigli da nutrizionista (sì, la Krüger è anche quello) e aver aiutato il Bayern durante la ripartenza dopo il lockdown a causa dell’emergenza coronavirus. A Barcellona se ne ricordano bene, dopo gli otto gol presi nei quarti di Champions. Uno splendido fiocco rosa in un modo troppo azzurro.

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