Bolivia, team di serie A ingaggia il presidente della Repubblica Morales

Un presidente della Repubblica in campo, come giocatore, nel campionato di serie A. Succeder� in Bolivia.



Nel corso di un'affollatissima conferenza stampa il presidente dello Sport Boys, Mario Cronenbold, ha confermato l'arrivo nella rosa, per la prossima stagione, di Evo Morales, Capo di Stato che da giovane ha giocato al calcio e ora lo farà a livello professionistico per uno stipendio, al minimo sindacale, di 215 dollari (circa 156 euro) al mese.



Di Evo Morales è stato mostrato anche il tesserino da giocatore, per far vedere che è stato già affiliato presso la federcalcio locale, ed è stata presentata la maglia, che sarà la numero 10, che dovrebbe anche essere commercializzata, come quella degli altri calciatori.



Il presidente dello Sport Boys ha ammesso che «questa è anche una mossa elettorale, visto che mancano cinque mesi alle presidenziali», «ma io penso soprattutto in termini di marketing - ha aggiunto - e a come vendere un prodotto. E questa iniziativa sicuramente darà dei frutti, in quanto il presidente Morales giocherà almeno due o tre partite, per una ventina di minuti ogni volta».



Per il portavoce del governo boliviano, e amico personale di Morales, Alex Contreras questa mossa può ritorcersi contro il Capo di Stato: «Potrebbe essere una strategia controproducente - ha spiegato - per l'immagine di Morales e del calcio boliviano. Nel nostro sport contano soprattutto i risultati e se la squadra andrà male se la prenderanno con lui, dicendo che è stato un pessimo affare».



Morales, che di calcio è un grande appassionato, oltre che praticante (giocò anche in coppia con Diego Maradona, in una partita di protesta quando la Fifa voleva vietare i match in altura), non molla e farà il suo esordio in serie A.



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