L'episodio sblocca il match, anche perché l'Hellas è squadra collaudata, che ha idee, forza e corsa. Lazovic mette in difficoltà il lato destro della difesa dei padroni di casa e trova due cross sui quali Rrahmani e Pessina hanno l'occasione del pari: Skorupski è provvidenziale al 36' e in pieno recupero il centrocampista spara alto. Nel mezzo anche il palo di Sansone e un tiro di Soriano che trova la risposta di Silvestri, con il Bologna che non riesce a chiudere la gara. E, nella ripresa, finisce per complicarsela anche se la seconda frazione di gioco sembra aprirsi nel migliore dei modi con un lancio lungo di Sansone a innescare Santander che, in area fa impattare la palla sul braccio di Dawidowicz, per un calcio di rigore fischiato da Ayroldi. Quando è ormai tutto pronto, l'arbitro viene richiamato dai collaboratori del Var che scagiona Dawidowicz e 'votà, così, per il nulla di fatto. Poi Bani, ammonito, entra duro su Zaccagni e rimedia l'espulsione. Mihajlovic allora lancia Barrow, poi si copre con gli inserimenti Paz e Poli, ma il Verona cresce. Skorupski compie un doppio miracolo su Di Carmine, poi al minuto 36 arriva il pari firmato dall'ex Borini - bolognese cresciuto nel settore giovanile rossoblù - sull'ennesima iniziativa di Lazovic.
Il Verona spinge e cerca la vittoria, Borini sfiora la doppietta con un tiro a giro in pieno recupero, ma il pallone si spegne poco alto sopra al sette. Al Dall'Ara finisce in parità tra due squadre che si confermano al di sopra della lotta salvezza, costrette a rinviare propositi di inserimento in alta quota.