Il Brasile vince e fa paura: la dedica speciale a Pelè dopo la vittoria

Troppo Brasile per la Corea del Sud di Kim Min-Jae

La dedica del Brasile per Pelè
La dedica del Brasile per Pelè
di Roberto Ventre
Martedì 6 Dicembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 14:11
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Spettacolo Brasile, battuta nettamente (4-1) la Corea del Sud di Kim, al rientra in difesa dopo aver saltato per infortunio al polpaccio destro la precedente partita contro il Portogallo: nei quarti di finale i verdeoro trovano venerdì la Croazia di Modric, eliminato l'ultimo giocatore del Napoli al Mondiale. Una vittoria per Pelè che ha assistito alla partita dall'ospedale di San Paolo dove è ricoverato: a fine partita i calciatori brasiliani a centrocampo gli hanno dedicato uno striscione (un altro enorme è stato esposto durante il match dalla torcida verdeoro).

Funziona tutto nella Seleçao del ct Tite a partire dalla batteria degli attaccanti, imprendibili e con una qualità tecnica straordinaria: la nazionale verdeoro è la grande favorita per la vittoria dei Mondiali in Qatar insieme alla Francia di Mbappe. Un primo tempo favoloso, 4 gol in 36 minuti: Vinicius Junior, rigore di Neymar, Richarlison e Paquetà.

Gioia pura quella dei brasiliani che festeggiano ballando dopo ogni gol (segnati tutti di piatto) e danzano con il pallone sul campo, manovrando in orizzontale con fiammate improvvise in verticale. Una nazionale senza punti deboli, efficace e concreta: fortissima quando attacca, solida quando difende. Un Brasile con 4 giocatori offensivi di tecnica sopraffina, guidata a centrocampo da Casemiro e in difesa dalla coppia Marquinos-Thiago Silva. E Alisson in porta è una garanzia: tre parate bellissime del portiere del Liverpool, due nel primo tempo sul tiro dal limite a giro di Hwang In-Beom e quello ravvicinato di Hwang Hee-Chane e una su Son nella ripresa, prima di essere battuto con un tiro imparabile dal limite di Paik Seung-Ho al 31' st (al suo posto nel finale di gara è entrato Weverton che a 34 anni fa l'esordio in un Mondiale).

Troppo Brasile per la Corea del Sud che, dopo gli ottavi di finale raggiunti con il successo sul Portogallo, non riesce a fermare la corazzata verdeoro. La partenza è sprint, bellissimo il primo gol per costruzione e finalizzazione: numero di Raphinha e assist a Vinicius Junior che segna con un colpo di classe (7’ pt). Quattro minuti dopo il calcio di rigore, fallo di Woo-Young su Richarlison: dal dischetto Neymar (11’ pt), tornato dopo l'infortunio alla caviglia nel primo match contro la Serbia (per lui un nuovo look biondo platino), è freddissimo e arriva a 76 reti con il Brasile, una sola in meno di Pelè. Spettacolo puro anche sul terzo gol dei brasiliani: Richarlison avvia l'azione tenendo il pallone incollato sulla testa e fa partire l'affondo in verticale con più tocchi nello stretto, sull'ultimo passaggio non riesce a intervenire Kim e il centravanti brasiliano infila di precisione (29’ pt). Un'altra perla il quarto gol: ennesimo numero di Vinicius junior e cross per il tiro al volo perfetto di Paquetà (36’ pt).

Nel secondo tempo c'è spazio per Dani Alves, 39 anni, presenza numero 126 nel Brasile. Spazio anche per Bremer in difesa e Martinelli e Rodrygo in attacco (fuori Neymar e Vinicius Junior). Tanti interpreti di livello in questo Brasile che fornisce un'altra prova di forza: una nazionale che si diverte e diverte mostrando qualità uniche nel palleggio e grande sostanza. Il sogno verso il sesto titolo mondiale (ultimo trionfo vent'anni fa, nel 2002) continua: il Brasile va avanti a vele spiegate. 

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