Erano solo la quiete prima della tempesta gli annunci gioiosi che ieri Gigi Buffon e il Parma hanno dato contestualmente attraverso i rispettivi profili Twitter. Il ricongiungimento dopo ben 20 anni, infatti, non è stato metabolizzato da tutti allo stesso modo, anzi. Il gruppo di tifosi organizzati del Parma, i Boys 1977, ha appeso un duro striscione nei confronti dell'ex numero 1 di Juventus, Psg e Nazionale, in cui traspare tutta l'amarezza provata quando nel 2001 quel giovane ventrienne salutò l'Emilia in maniera rapida ma non indolore.
Ed ora continuiamo a divertirci... 🟡🔵#SupermanReturns @1913parmacalcio pic.twitter.com/hWafnW1EpR
— Gianluigi Buffon (@gianluigibuffon) June 17, 2021
«Te ne sei andato da mercenario, non puoi tornare da eroe... Onora la maglia!», le parole nero su bianco dei tifosi ducali, quasi a simboleggiare l'appartenza spirituale del campione del mondo ad una altra realtà, che nulla condivide con quella gialloblu. E poi un post, sulla pagina ufficiale Facebook, in cui si rincara la dose: «Vent’anni fa ci avevi promesso che quella maglia di merda non l’avresti mai indossata…. Tre settimane dopo dall’ Australia firmi per i gobbi. Adesso torni nell’ unico club che ti ha permesso di vincere in Europa».
Un'accoglienza inaspettata
Di sicuro non il benevenuto desiderato, nè quello meritato, da un uomo sì sempre controverso, ma che all'epoca era solo un ragazzo con la voglia di coronare sogni ed ambizioni.
Il post chiosa addirritura esagerando: «Sarai sempre un piccolo uomo, onora la maglia e forza Parma!!!!». Ognuno la pensa come crede, verrebbe quasi da dire. Ma su una cosa di sicuro i Boys posson star sereni. Gigione quella maglia la onorerà, come ha fatto la prima volta, e come ha fatto con tutte le altre che ha indossato. Anche quelle da notte.