Chelsea, il budget stellare non frutta: 500 milioni investiti per un decimo posto

I grandi investimenti di Boehly non hanno portato risultati: la squadra è a metà classifica in Premier e fuori FA Cup e Coppa di Lega

Chelsea, tanti soldi e spesi male: 500 milioni per un decimo posto
Chelsea, tanti soldi e spesi male: 500 milioni per un decimo posto
di Stefano Boldrini
Lunedì 30 Gennaio 2023, 12:38 - Ultimo agg. 12:43
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C'è una squadra in Europa che ha fatto saltare il banco, ha aggirato i vincoli del Fair Play finanziario con una mossa contabile e ha infranto i record di spesa in una stagione: il Chelsea. Perso un paperone (Abramovich), eccone un altro, anzi un'alleanza di Donald Duck. La nuova proprietà, composta dal front man statunitense Todd Boehly comproprietario dei Los Angeles Dodgers di baseball e azionista dei Los Angeles Lakers -, da Clearlake Capital e dal tycoon svizzero Hansjoerg Wiss, dopo aver rilevato i Blues da Roman Abramovich al prezzo di 5 miliardi di euro, ha infatti investito 495,5 milioni di euro nelle due sessioni di mercato. Nello specifico: 282 nell'estate 2022 e 213,5 nel gennaio 2023. Il Chelsea è decimo in campionato, eliminato in FA Cup, fuori dalla Coppa di Lega e qualificato agli ottavi di Champions, dove affronterà il Borussia Dortmund. In autunno Boehly ha esonerato Thomas Tuchel, il manager della seconda Champions, affidando la conduzione della squadra a Graham Potter. «Non sono un mago», ripete come un mantra l'allenatore inglese. I risultati finora ottenuti gli danno ragione.

Champions a rischio

Boehly non vuole rischiare di guardare la prossima Champions dal divano: dopo la valanga di soldi spesi, la patente di ricco scemo sarebbe assicurata. Ecco allora un gennaio pirotecnico, con ben sette operazioni: il talento ucraino Mudryk (70 mln), il centrale francese Badiashile (38), il difensore Malo Gusto (35 mln, chiuderà la stagione al Lione), l'esterno Madueke, il centrocampista brasiliano Andrey Santos (12,5), l'attaccante ivoriano Datro Fofana (12), il portoghese Joao Felix (11 per il prestito). I 213,5 mln spesi in questa finestra superano i 141,1 mln combinati secondo il dato di sabato scorso - di Bundesliga (49,4), Liga (24,1), Liga portoghese (22,3), Ligue 1 (19,3), Eredivisie (17) e Serie A (9). Il Chelsea è andato persino oltre: ha infranto i record internazionali. Prima dell'avvento di Boehly, il club che aveva speso di più in una stagione era stato il Barcellona: 380,1 mln nella stagione 2017-2018. A ruota, Real Madrid con 355,5 (2019-2020) e Manchester City con 317,5 (2017-2018). L'attivismo del nuovo direttore sportivo Christopher Vivell (ex Lipsia) e del capo scouting Paul Wimstanley (ex Brighton) ha aggirato i paletti del Fair Play finanziario con una mossa semplice: contratti fino a otto anni, come nel caso di Mudryk.

Secondo le regole del FPF, le spese di acquisto possono essere spalmate negli anni di accordo, mentre le cessioni vengono registrate immediatamente per la somma effettiva. Un trucco che ha infastidito alcuni club della Premier e non è sfuggito all'Uefa, pronta a introdurre il limite dei cinque anni per contenere il cosiddetto spalmamento.

Insaziabile

Il Chelsea, insaziabile, è pronto a piazzare l'ultimo colpo: Blues e Arsenal si contendono il centrocampista ecuadoriano Caicedo. Il Brighton chiede 80 mln e vuole tenerlo fino a giugno. I Seagulls di De Zerbi hanno superato ieri 2-1 il Liverpool nel quarto turno di FA Cup, eliminando i campioni in carica. De Zerbi sta facendo un figurone in Inghilterra: il Brighton, nonostante la vendita di Trossard, è sesto in Premier e punta l'Europa. Tanto per ribadire che i soldi sono importanti, ma le idee e il coraggio possono compiere miracoli.
 

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