Cavani torna a Napoli:
niente calcio, è atteso in tribunale

Cavani torna a Napoli: niente calcio, è atteso in tribunale
di Delia Paciello
Sabato 30 Settembre 2017, 18:19 - Ultimo agg. 19:50
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Sono tanti i napoletani che sperano in un ritorno di Cavani. E il Matador tornerà presto a Napoli, ma non per questioni legate al calcio. L’ex azzurro infatti dovrà presentarsi dinanzi al Tribunale del Lavoro il prossimo 28 novembre poiché Giuseppe Spinosa, suo ex collaboratore, ha intentato una causa nei suoi confronti: pare che l’attaccante uruguaiano lo abbia per tanto tempo pagato in nero e poi licenziato improvvisamente. È per questo che Giuseppe chiede un risarcimento di 100 mila euro: «Circa due anni fa, dopo tre anni di collaborazione continua, Cavani decise di non avvalersi più delle mie prestazioni. Chiesi spiegazioni, ma l’uruguaiano non ha mai voluto dirmi il perché del licenziamento. Nel giro di 24 ore mi sono trovato senza lavoro. Eppure eravamo molto legati. Gli contesto il fatto di aver pagato le mie prestazioni in nero e di avermi tolto il lavoro senza una valida motivazione», spiega intervistato da Cronache di Napoli.

Eppure, durante il periodo in Italia l'ex Napoli si è avvalso della collaborazione di Giuseppe per ben tre anni, e a tempo pieno. Poi improvvisamente tutto è cambiato: «Credo che abbia deciso di fare a meno di me in seguito alle pressioni esercitate dal fratello Walter Guglielmone e dalla madre Berta. Loro stanno con lui perché sono attaccati ai soldi». Affermazioni dure da parte dell’uomo, che continua spiegando le sue mansioni al servizio del Matador: «Mi occupavo di tutto. Gli facevo da autista. Gli pagavo le bollette. Prima della separazione, mi occupavo anche della moglie e dei suoi bambini. Per Cavani mi rendevo reperibile 24 ore su 24».

Ora però Edison è un uomo diverso. Da quando è a Parigi sembra ormai irriconoscibile: «Ai tempi in cui giocava nel Napoli era una persona gentile, affabile. Il nostro rapporto era idilliaco. Io lavoravo col Napoli. Quando ebbe problemi con il club azzurro, Cavani mi chiese di aiutarlo nelle sue faccende. Poi, una volta trasferitosi a Parigi, l’uruguaiano è cambiato. Da quando ha iniziato a guadagnare tutti quei soldi (10 milioni di euro a stagione, ndr), non è più umile come una volta».
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