Coronavirus, i calciatori dell'Arsenal
rifiutano il taglio agli stipendi

Coronavirus, l'Arsenal non raggiunge l'accordo per la riduzione degli stipendi
Coronavirus, l'Arsenal non raggiunge l'accordo per la riduzione degli stipendi
Martedì 14 Aprile 2020, 13:31 - Ultimo agg. 13:52
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In tempi di emergenza economica dovuta alla crisi sanitaria del coronavirus, i grandi club calcistici di tutto il panorama mondiale cercano di ridurre i costi abbassando i milionari stipendi delle loro prime squadre. Un taglio necessario, che in Italia è già avvenuto in larga parte senza intoppi, e che consentono di salvaguardare i colossali investimenti delle società e di tutelare anche i dipendenti meno pagati (si pensi, ad esempio, a tutto lo staff composto da preparatori, magazzinieri e altri lavoratori più nell'ombra).



Questo processo, tuttavia, in molti casi non è stato completato. Emblematico in tal senso è il caso dell'Arsenal, come ha rivelato il Telegraph: ai giocatori della prima squadra è stato proposto un taglio del 12,5 % dello stipendio per i prossimi 12 mesi, con la promessa di nuovi incentivi e bonus in caso di firma di un nuovo contratto a emergenza finita. La proposta del club, sottoposta a votazione, è stata però bocciata dallo spogliatoio.

Un'altra clausola inserita nella proposta del club riguardava la restituzione della somma tagliata, che era garantita in maniera totale in caso di cessione dei calciatori ad altri club. Il problema, in questo caso, è il timore dei calciatori, consapevoli che persino nella ricchissima Premier League la crisi economica scatenata dal coronavirus si ripercuoterà inevitabilmente sul calciomercato della prossima estate.
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