«Il vaccino sperimentato in Africa»,
​Eto'o e Drogba: «Non siamo cavie»

«Il vaccino sperimentato in Africa», Eto'o e Drogba: «Non siamo cavie»
di Salvatore Riggio
Venerdì 3 Aprile 2020, 18:26 - Ultimo agg. 19:02
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Divampano le polemiche in ogni angolo del globo per la proposta fatta due medici francesi in televisione. Quella di sperimentare in Africa il vaccino per il Coronavirus. «Non siamo cavie, figli di p...», il pensiero di due ex stelle del calcio del Continente Nero, Didier Drogba e Samuel Eto’o. Entrambi sono furiosi (eufemismo) ed entrambi si sono ribellati a questa folle idea. Le proteste si sono allargate e anche altri giocatori sui social hanno rilanciato il video dei medici, Jean-Paul Mira, capo della rianimazione dell’ospedale Cochin di Parigi, e Camille Locht, direttore di ricerca all’Istituto nazionale di salute e ricerca medica, accompagnandolo con insulti. «Se posso essere provocatorio - ha detto Mira - perché non testare questo studio in Africa, dove non ci sono mascherine, non ci sono cure, non ci sono rianimazioni? Come è stato fatto in altro modo con certi studi sull’Aids. Li avevamo provati con le prostitute perché sapevamo quanto fossero altamente esposte e come non si proteggessero». Un ragionamento accolto dal suo interlocutore: «Ha ragione, stiamo riflettendo su uno studio in parallelo in Africa». Un dialogo che ha fatto esplodere la rabbia di Eto’o: «Figli di put..a, siete solo m…a. L’Africa non è il vostro parco giochi», ha scritto l’ex attaccante di Barcellona e Inter, che ha risposto in rete a un altro tweet di Demba Ba nel quale si lamentava delle parole dei due esperti: «Benvenuti in Occidente, dove i bianchi pensano di essere così superiori che il razzismo e la debolezza diventano in qualche modo banali. È tempo di ribellarsi». Al coro si è unito poi anche Drogba: «È assolutamente inconcepibile che dobbiamo continuare a sopportare tutto questo. L’Africa non è un laboratorio di test, non prendete gli africani come cavie».
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