Genoa, il direttore dell'Asl 3:
«Focolaio partito da singolo caso»

Genoa, il direttore dell'Asl 3: «Focolaio partito da singolo caso»
Giovedì 1 Ottobre 2020, 13:32 - Ultimo agg. 14:10
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«Quello del Genoa è un focolaio partito da un singolo caso, in seguito al quale abbiamo eseguito dei tamponi per chi era stato a stretto contatto con il caso primario. Essendo venuti fuori lunedì dei casi secondari, abbiamo dovuto valutare più attentamente questo gruppo di calciatori risultato positivo al Covid-19, per evitare nuovi casi secondari, per tutelare i giocatori e chi viene in contatto con loro». Lo ha detto Maura Ferrari Bravo, direttore igiene e sanità pubblica della Asl 3, a Sky Sport 24 per fare il punto sulle restrizioni agli allenamenti del Genoa imposti dalla Asl.  «L'approccio per la sicurezza dei calciatori è basato sia su una diagnostica tempestiva delle varie positività tardive, quindi cerchiamo di utilizzare test validi a livello ministeriale a ridosso dell'allenamento. In più, aggiungiamo altre precauzioni operative: visto che non ci si può allenare con la mascherina, si è deciso di trovare un protocollo operativo che gestisca sia l'allenamento in campo con il distanziamento, sia la permanenza all'interno degli spogliatoi, in modo da evitare contatti fra i calciatori», ha aggiunto.
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